PARIGI (WSI) – Dopo la vittoria alle elezioni di Brignoles dell’estrema destra antieuropeista, sui mercati è giunto il momento di scommettere su un’uscita dall’area euro della Francia
A sostenerlo è Ambrose Evans-Pritchard, nel suo ultimo editoriale sul Telegraph.
L’esasperazione fiscale è uno dei motivi che ha consentito al Front National di Marine Le Pen di aggiudicarsi la vittoria al ballottaggio contro l’Ump e il resto dell’establishment politico. Flop anche dei Socialisti.
Se Marine Le Pen dovesse ottenere una simile vittoria anche a livello nazionale, il primo provvedimento che prenderebbe una volta salita all’Eliseo, sarebbe indire un referendum sull’Unione Europea.
Il partito ha ottenutoo il 54% dei voti infliggendo una brutta batosta ai gaullisti di un partito di centro destra che, orfano del suo leader e indeciso tra protezionismo e liberalismo rischia la frattura un po’ come sta avvenendo per il PdL.
Il Partito Socialista del Presidente Francois Hollande sono stati eliminati dai giochi al primo turno, con la classe operaia molto presente nella cittadina nel Var, a due passi della Costa Azzurra, che ha boicottato la sinistra, preferendo l’estrema destra.
I Socialisti erano convinti del fatto che l’ascesa del Front National avrebbe diviso la destra. Invece si sono ritrovati terzo partito e ora devono fare i conti con l’enorme pericolo politico. È a rischio lo status quo in Francia e nell’area euro.
Il Front National, a favore del ritorno al franco, è ora il partito più popolare nel paese, con il 24% dei consensi, stando ai sondaggi Ifop.
È la prima volta nell’era post bellica che i due partiti che hanno sempre governato sino ad oggi sono indietro. L’Ump è al 22%, il PS al 21%.