NEW YORK (WSI) – Il futuro dell’acciaieria e piu’ in generale dell’industria manifatturiera europea dipende dalle scelte che vengono prese a Bruxelles per contrastare le politiche concorrenziali a basso costo della Cina.
E’ questa l’opinione del numero uno del principale gruppo dell’acciaio al mondo, il miliardario indiando Lakshmi Mittal. A riportarlo e’ il Financial Times.
Il proprietario di Accelor Mittal, che ha registrato una perdita netta di 345 milioni di dollari nel primo trimestre, ha lanciato un appello alle autorita’ d’Europa perche’ alzino le barriere commerciali del protezionismo per proteggere i suoi gruppi manifatturieri e al contempo dicano per sempre addio alle politiche di austerity e rigore.
In altre parole, quello chiede il manager all’Unione Europea e’ di lanciare una guerra valutaria aperta contro la Cina. Altrimenti, se le condizioni economiche continueranno a essere cosi’ difficili, si vedra’ costretto a chiudere stabilimenti e provvedere a una serie di licenziamenti al personale nell’Est Europa.
L’imprenditore potrebbe avere qualche motivo personale a chiedere ai politici europei di intraprendere simili misure drastiche. Venerdi’ Accelor Mittal ha infatti annunciato di aver chiuso i primi tre mesi dell’anno in rosso, contro i profitti di 92 milioni dell’anno prima, con un calo del fatturato del 13%. I titoli dell’azienda flirtano con i minimi di 52 settimane.