ROMA (WSI) – Un liceale ha pensato che l’Europa fosse diventata un’entità colpevolmente lasciata alla sfera dell’astratto e pertanto da aspirante statista ha deciso che era il momento di scriverne una costituazione fondante.
L’incipit un po’ buonista e banale – “Lo scopo dell’Unione europea è la felicità comune di ogni suo cittadino, garantendo all’uomo i suoi diritti imprescindibili” – lascia spazio a 79 articoli in grado di fornire una solida ossatura politica, sociale e culturale all’Unione Europea di domani.
Per elaborare il documento Franceso Ros, studente del liceo scientifico “Torricelli” di Maniago (Pordenone), ha preso il meglio delle carte di alcuni stati membri, rielaborando i principi cardine secondo una sua personale visione e poi si è autoprodotto.
“Credo nell’Europa e nei suoi valori: ma non può limitarsi ad essere una mera organizzazione internazionale. È ora di pensare agli Stati Uniti d’Europa, per avere un’unica voce in grado di mettere la persona al centro. Per questo bisogna partire da una Costituzione unica, che sappia difendere e promuovere la libertà, l’uguaglianza, la sicurezza, la dignità, il lavoro e la salute. Non intendo annullare le identità nazionali: essere europei significa rafforzare la propria identità inserendola in un contesto più grande, che sappia fornire risposte contro la crisi”.
Come riporta La Stampa Franceso, “fin da bambino appassionato di giustizia e di gestione bel bene pubblico, è partito da quanto scritto dai padri costituenti di Italia, Germania, Spagna, Francia e Portogallo, scegliendo gli articoli a suo dire più significativi e aggiungendone altri per definire un documento capace di orientare i 28 Stati membri”.
Il documento è diventato un libro che il giovane aspirante statista ha spedito alle più importanti istituzioni italiane ed europee. L’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz e persino Papa Francesco hanno lodato l’iniziativa.
Fonte: La Stampa
(DaC)