(Teleborsa) – Resta negativo il panorama nel Vecchio Continente, con gli indici che sfumano il tentativo di recupero iniziale. Svanita l’illusione di un rimbalzo, i listini azionari europei accusano il colpo degli indici PMI della zona Euro, che si sono rivelati inferiori alle attese. Intanto giungono segnali di debolezza dai derivati statunitensi, che lasciano presagire una partenza sottotono per la borsa di Wall Street, più tardi. L’attenzione degli investitori si rivolge ora ad alcuni dati, che nel pomeriggio faranno ulteriormente luce sull’economia statunitense. In particolare le richieste per i sussidi settimanali alla disoccupazione, la vendita di case esistenti ed il superindice, entrambi di agosto. Sul mercato dei cambi, il dollaro azzsarda il recupero nei confronti dell’euro, dopo le perdite di ieri, innescate dalla Federal Reserve, che si è detta pronta a nuove misure di politica monetaria espansiva. Parole che hanno affossato la valuta statunitense, scivolata vicino ai minimi da cinque mesi sull’euro. Il cable eur/usd che ieri ha sfondato quota 1,34 dollari raggiungendo il top 1,344 viaggia ora a 1,3335 dollari. Sugli altri mercati, si indeboliscono i prezzi del greggio, con le quotazioni poco sopra i 74 dollari al barile, il giorno dopo le statistiche EIA hanno indicato un inatteso incremento nelle scorte settimanali di petrolio. Sostanzialmente stabile l’oro, che riprende fiato dopo l’ennesima corsa, che lo ha portato ha sfiorare la soglia dei 1.300 dollari l’oncia. Ieri, la banca francese BNP Paribas, ha rivisto al rialzo le stime di prezzo del metallo giallo, stimando a 1.200 dollari le quotazioni per il 2010 ed a 1.290 dollari per il 2011. Tra le piazze finanziarie, Parigi cede lo 0,93%, Francoforte arretra dello 0,84% e Londra perde lo 0,69%. Giù anche Madrid che flette dello 0,74%, seguita da Amsterdam -0,83% e Bruxelles -0,67% e Zurigo -0,59%.