Giornata negativa per le borse del Vecchio Continente, dopo il meeting della Banca Centrale Europea. A Piazza Affari, il Ftse Mib chiude in calo dell’1% a 33.713 punti. Vendite in particolare su Iveco Group (-4,1%), Bper (-3,9%) e Banco Bpm (-3,5%). In rialzo invece Erg (+2,1%) e A2a (+1%).
La Bce ha lasciato i tassi invariati per la quinta riunione consecutiva, come da attese. La presidente Lagarde ha lasciato aperta la porta ad un taglio dei tassi a giugno, pur senza impegnarsi su un percorso predefinito e mantenendo l’approccio dipendente dai dati.
Intanto, negli Usa, i prezzi alla produzione sono risultati sostanzialmente in linea con le attese (+2,1% su base annua e +2,4% il dato core), all’indomani dei dati sopra le attese sull’inflazione al consumo. Le richieste di sussidi di disoccupazione sono calate a 211 mila unità . In Italia, la produzione industriale è calata del 3,1% tendenziale.
Ora l’attenzione dei mercati si focalizzerà sulla stagione di trimestrali statunitensi, che domani vedrà la pubblicazione dei conti da parte dei colossi bancari JPMorgan, Wells Fargo e Citigroup.
Sull’obbligazionario, il Treasury decennale ha superato il 4,55% e il biennale viaggia al 4,95%. Lo spread Btp-Bund si amplia a 141 punti base, con il decennale italiano al 3,89% e il Bund al 2,47%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent oscilla intorno ai 90 dollari al barile, dopo l’aumento delle scorte statunitensi, mentre l’Opec ha affermato che monitorerà attentamente il mercato per far fronte alla robusta domanda estiva. Sul Forex, il cambio euro/dollaro è in calo a 1,071 e il dollaro/yen ha superato quota 153.