La burrasca che si e’ abbattuta su molti titoli Internet ha suggerito ad alcune aziende di far sparire dalla propria ragione sociale il suffisso “.com”, sinora esibito con orgoglio quale simbolo di appartenenza alla nuova economia.
Dopo aver assistito ai disastrosi Ipo (offerte pubbliche di acquisto) di alcune societa’ online, l’inglese Gameplay.com ha deciso di diventare semplicemente Gameplay.
Passata l’ubriacatura che ha acceso malriposti entusiasmi per qualsiasi impresa intenzionata a cavalcare le fortune del Web, la tendenza a far cadere il “puntocom” prende piede in Europa.
“Essere identificati come una societa’ Internet tout-court rischiava di diventare un impaccio – spiega Steven Blackburn, responsabile marketing di Gameplay – preferiamo che pubblico e investitori ci considerino come un gruppo che opera nel settore multimediale”.
Questo trasformismo lascia perplesso Jeff Orenstein, direttore delle strategie di Ezoka.com, una societa’ di consulenza specializzata nel lancio di start-up: “I modelli d’impresa validi e le buone societa’ avranno successo, indipendentemente dal nome. Sono pero’ convinto che una societa’ Internet debba presentarsi come tale; non e’ il caso di fare i timidi o i vergognosi”.
La moda europea interessa poco gli Stati Uniti, dove i guru della comunicazione, sin dagli albori di Internet, hanno messo in guardia le societa’ online dall’ostentare troppo il “punto com”.
“Tra pochi anni qualsiasi impresa commerciale dovra’ avere una presenza in Rete – commentava nel 1995 un consulente di pubbliche relazioni con ufficio a New York – Calcare l’accento su “puntocom” avra’ lo stesso effetto di un albergo che pubblicizzi le proprie camere sottolineando che dispongono di acqua corrente”.