PARIGI (WSI) – Brexit 2, così è stata ribattezzata l’uscita dell’Inghilterra dagli Europei di calcio 2016. Mentre l’Italia nella serata di ieri ha battuto clamorosamente i campioni super favoriti della Spagna, l’Inghilterra di Roy Hodgson ha perso 1 a 2 contro la rivelazione di quest’anno, l’Islanda, che è riuscita così a qualificarsi agli ottavi di finale.
Reykjavík è riuscita a compiere un’impresa storica. L’Islanda molto prima della bancarotta che ha decretato la crisi del 2008, ha investito nel calcio, creando campi coperti con erba sintetica per salvare le giovani generazioni dalla piaga dell’alcolismo e della dipendenza dalla nicotina. Come riporta un articolo de La Gazzetta:
“Crescendo il numero dei tesserati, è cresciuta la passione: così si è arrivati a una nazionale che conta 23 giocatori su 23 che giocano all’estero. Questo gruppo sfiorò già la storica qualificazione al Mondiale, con il sogno che si infranse solo ai playoff contro la Croazia. All’Europeo ci è arrivato in scioltezza, facendo fuori i maestri olandesi, battuti all’andata e al ritorno: ecco perché, considerando anche un girone abbordabile, non era così impensabile che in Francia potessero essere la rivelazione”.
Una sconfitta pesante per gli inglesi, tanto che il commissario tecnico Roy Hodgson, a fine partita, ha annunciato le dimissioni.
“Mi spiace che finisca così, ma queste cose accadono. Spero che vedrete presto l’Inghilterra in una finale di un torneo prestigioso. Ora è tempo che qualcun altro si occupi del progresso di un gruppo di giocatori affamati ed estremamente talentuosi. Si sono comportati in modo fantastico e hanno fatto tutto quello che ho chiesto loro”.
Una delusione cocente, per l’Inghilterra, che arriva proprio nei giorni del dopo referendum sulla Brexit, tenutosi giovedì scorso 23 giugno , che ha sancito l’uscita del regno Unito dall’Unione Europea, le conseguenti dimissioni del premier Cameron e una forte instabilità su tutte le piazze e i mercati finanziari.
Gli Europei di calcio 2016 rappresentano in un certo senso l’emblema dell’attuale situazione venutasi a creare a livello comunitario con l’Inghilterra fuori dai giochi mentre sono ancora in lizza per il titolo di campioni d’Europa, gli Stati fondatori, Italia, Germania e Francia e Belgio.