Si avvicina il salvataggio di Eurovita. Di particolare importanza, per riuscire a sciogliere il nodo che soffocava il futuro della compagnia, è una riunione che si è tenuta direttamente al Ministero dell’Economia. Per togliere dall’impasse Eurovita, sono pronte a scendere in campo Banca Fideuram, FinecoBank, Sparkasse e il Credito Emiliano.
A fianco del mondo bancario ci sarebbero anche le principali compagnie assicurative italiane, che sono state convinte a partecipare all’operazione di salvataggio di Eurovita. Sarebbero già pronti 300 milioni di euro per mettere a sicuro la società.
Eurovita, si avvicina il salvataggio
Diventa più concreto il salvataggio di Eurovita. A determinare questo importante cambio di passo è stata la riunione, che si è tenuta presso la sede romana del Ministero dell’Economia. Stando a quanto riporta “MF Milano-Finanza”, a questo incontro avrebbero partecipato la Banca d’Italia, Ivass e le banche che, nel corso di questi anni, ha provveduto a distribuire le polizze Eurovita. Alla riunione, inoltre, hanno partecipato le più importanti compagnie di assicurazioni italiane, che sono state chiamate in soccorso.
Da questa riunione, sicuramente, è emersa una notizia positiva: ci sarebbe un via libera di massima da parte di tutti i soggetti coinvolti per arrivare ad un’operazione consortile, che sia in grado di mettere in sicurezza Eurovita. Quella che è allo studio è una manovra dell’importo di 300 milioni di euro.
Il salvataggio vedrebbe coinvolti tutti i soggetti interessati direttamente (come le banche) e quelli interessati indirettamente (come le assicurazioni).
Il pressing arrivato da Via XX Settembre per far comprendere agli operatori che Eurovita va salvata a ogni costo ha sicuramente funzionato.
I risparmiatori coinvolti nel salvataggio di Eurovita
Il salvataggio di Eurovita darebbe respiro a 400 mila risparmiatori, che, a seguito dell’avvio della gestione provvisoria di Alessandro Santoliquido, si sono ritrovati con le polizze vita letteralmente congelate, per mettere in sicurezza la società.
Senza un vero e proprio piano di salvataggio della società, potrebbero subire delle perdite anche nelle gestioni separate, considerate da sempre prodotti sicuri. Uno scenario che il ministero dell’Economia vuole scongiurare in tutti i modi, pronto a fare pressione su sistema bancario per arrivare a una soluzione consortile; tra i convocati c’erano esponenti di Banca Fideuram, di FinecoBank ma anche di Sparkasse e Credito Emiliano. La novità di ieri è che anche le assicurazioni avrebbero dato il loro consenso.
MF – Milano Finanza aveva riportato, nei giorni scorsi, che Generali aveva comunicato di non voler prendere parte al piano di salvataggio di Eurovita. Anche gli altri principali gruppi assicurativi erano rimasti freddi. Ma adesso sarebbe arrivato un consenso di altri grandi gruppi, da Poste Italiane ad Intesa Sanpaolo. La palla passa ora al commissario straordinario, che sarà con ogni probabilità lo stesso Santoliquido, affiancato da altri commissari.
Nel frattempo si starebbe preparando un nuovo congelamento delle polizze, ma questa volta solo per il tempo necessario a mettere a punto i dettagli del piano di salvataggio. Ciò avviene a tutela dei risparmiatori, onde evitare una corsa ai riscatti delle polizze.