Economia

Eurovita, interviene anche il Governo

Il Governo interviene sul caso Eurovita, la compagnia assicurativa le cui polizze vita dovrebbero essere trasferite alla newco Cronos Vita, al fine di salvare la compagnia stessa, commissariata lo scorso febbraio. Ieri il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato  un decreto legge che introduce “Misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio”, meglio noto come decreto energia. Vediamo cosa prevede per Eurovita.

L’intervento del Governo su Eurovita

Il decreto prevede che le imprese di assicurazione e di riassicurazione con sede legale in Italia che, nell’esercizio in corso, “acquisiscano il compendio aziendale di un’impresa di assicurazione posta in liquidazione coatta amministrativa potranno registrare, in sede di rilevazione iniziale, gli attivi finanziari riferiti alle gestioni separate dell’impresa in liquidazione al valore di carico alla data di trasferimento invece che al prezzo di cessione”.

Un articolo scritto ad hoc per Eurovita, che così potrà congelare le sue perdite, dovute a una drastica riduzione di valore delle obbligazioni che detiene in portafoglio, a causa del rialzo dei tassi da parte della Bce. Gli asset infatti passeranno a Cronos Vita a prezzo pieno – con gli eventuali riscatti coperti dal consorzio bancario, con l’ipotesi di un recupero del loro valore in futuro.

L’intervento del Governo è piaciuto a Federpromm (Federazione intercategoriale consulenti, promotori finanziari, operatori dei mercati finanziari, creditizi e assicurativi), il cui presidente, Manlio Marucci, ha chiosato che questo provvedimento pone “le condizioni oggettive per rendere possibile il ristoro dei titolari delle polizze del ramo I, oltre quelle del ramo II che sono in attesa di poter riscattare le polizze dopo la data di scadenza del blocco”, fissata per il 31 ottobre 2023.

I conti di Eurovita

Nei giorni scorsi il commissario straordinario di Eurovita, Sandro Panizza, aveva reso noto che la compagnia aveva perdite per 1,5 miliardi di euro,  dovuto però al fatto che il bilancio è stato redatto in assenza di continuità aziendale, quindi con tutte le minusvalenze obbligazionarie che hanno pesato in maniera importante, come se i titoli fossero stati venduti in questo momento.

I dubbi di Codici

Intanto l’associazione dei consumatori Codici chiede chiarezza sul caso Eurovita a nome dei risparmiatori. L’associazione oggi incontrerà Ivass (l’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni, coinvolto nel salvataggio di mercato di Eurovita), cui porrà queste 7 domande:

  1. Quali sono le modalità operative e i criteri metodologici seguiti per i passaggi dei singoli titolari di polizza alla nuova società?
  2. Come verranno rispettate le scadenze contrattuali?
  3. Quali sono i tempi e le priorità con cui verranno scelti i clienti titolari di polizza, sia quelli del ramo I che del ramo III?
  4. Quali sono i criteri di selezione all’interno della newco nell’assegnare ad Allianz, Generali, Intesa Sanpaolo Vita, Poste Vita, Unipol la gestione dei portafogli di Eurovita?
  5. Quali sono le garanzie per controllare il processo di trasferimento del portafoglio vista la particolare situazione con i vari soggetti collocatori (banche, sim, agenzie e broker) che hanno tuttora il rapporto fiduciario con la propria clientela?
  6. Quali garanzie verranno adottate sulle questioni relative alle commissioni di retrocessione per chi ha maturato contrattualmente i diritti derivanti dalle condizioni contrattuali?
  7. Quale ruolo avranno gli enti collocatori nel rapporto con la clientela in previsione della richiesta di eventuali riscatti prima della scadenza del 31 ottobre?