BRUXELLES (WSI) – Il debito pubblico ha continuato a crescere nell’area euro, attestandosi al 91,9% del Pil dal 90,9% del 2013, per un ammontare complessivo che ha raggiunto quota 9,292 miliardi di euro.
L’Italia, la terza economia del blocco a 19, ha riportato un valore di oltre il 40% sopra la media nel 2014.
Buone notizie invece arrivano dal disavanzo, che in Eurolandia è sceso al 2,4 in percentuale rispetto al Pil dal 2,9% dell’anno prima.
Eurostat ricorda che in Italia il deficit è invece leggermente salito nel 2014, al 3 per cento del Pil dal 2,9 per cento del 2013. Nel frattempo il debito ha raggiunto il 132,1% dal 128,5 per cento dell’anno precedente.
A pesare sui mercati finanziari in mattinata è il peggioramento del clima di fiducia degli investitori in Germania. L’indice Zew ha registrato un calo a 53,3 punti, dai 54,8 di marzo. Gli analisti si aspettavano in media un miglioramento.
Si tratta della prima flessione dall’ottobre del 2014 per l’indicatore che prende in esame le aspettative degli esperti di finanza nel settore imprenditoriale tedesco.
Secondo il presidente dello Zew, Clemens Fuest hanno pesato fattori esterni, in particolare “la debolezza dell’economia globale che mina le prospettive dell’export tedesco”.
(DaC)