FRANCOFORTE (WSI) – Il valore sempre più ridotto del petrolio sta trascinando al ribasso tutti i prezzi al consumo nell’Eurozona al punto che per la prima volta in sei mesi si registra inflazione negativa (-0,1%). È quanto ha comunicato oggi l’Eurostat contraddicendo le stime degli economisti che avevano previsto una variazione nulla. I prezzi al consumo erano aumentati nella zona euro ad agosto dello 0,1% e a luglio dello 0,2%.
Senza dubbio la Bce rimarrà delusa dal dato. Ciò potrebbe spingere le autorità, che hanno come obiettivo un tasso di inflazione vicino ma al di sotto del 2% per il medio termine, ad aumentare la portata e durata del suo programma di stimolo monetario nei prossimi mesi.
A dicembre, pronosticano gli analisti di HSBC, Mario Draghi allungherà la durata del Quantitative Easing. Secondo S&P poi la portata del bazooka sarà più che raddoppiata.
La pensa diversamente Bill Adams, economista della PNC Financial Services Group, secondo il quale anche se la notizia di oggi non è delle migliori non basta un mese di inflazione negativa per cambiare il piano di “quantitative easing” della Bce, ossia l’acquisto di titoli per 60 miliardi al mese almeno fino al settembre 2016.