(ASCA) – Roma, 14 ago – Nel secondo trimestre il Pil dell’Eurozona torna sottozero con una contrazione congiunturale pari a -0,2%, non accadeva dal 4* trimestre del 2011(-0,3%), mentre il primo trimestre di quest’anno aveva registrato crescita zero. Tra le 4 maggiore economie dell’unione monetaria, la Germania continua a navigare in controtrend archiviando il secondo trimestre con una variazione trimestrale pari a +0,3%. Tiene la Francia aggrappata alla crescita zero. La Spagna ha accusato una flessione a-0,4%. Fanalino di coda l’Italia a -0,7%. La frenata del ciclo potrebbe essere ancora in corso, ”gli indicatori suggeriscono un ulteriore indebolimento della crescita all’inizio del terzo trimestre. Mentre l’indice Pmi Composito e’ leggermente salito a luglio, l’indice Eurocoin e’ sceso piu’ in basso. Queste tendenze sono coerenti con una contrazione del Pil dell’Eurozona nel terzo trimestre compresa tra -0,3% e -0,4%, la nostra previsione ufficiale e’ di -0,2%, con l’attivita’ economica in fase di stabilizzazione verso la fine dell’anno”, scrive Marco Valli, Capo Economista Eurozona di Unicredit. Due contrazioni trimestrali consecutive del Pil definiscono tecnicamente una situazione di recessione.