BRUXELLES (WSI) – Se continua la fase di espansione del settore terziario in Eurozona, per una volta Germania e Francia devono dire grazie ai paesi meno virtuosi come Spagna e Italia.
Le società dell’area euro hanno nel complesso avuto una crescita decente in aprile, con la ripresa che stenta tuttavia a prendere slancio in una regione che esce da una pesantissima fase di recessione.
In particolare si segnalano il bel balzo della Spagna e la ripresa in Italia, che hanno compensato la debolezza della Francia.
Nella regione l’indice composito pubblicato da Markit ha raggiunto i 53,9 punti il mese scorso, poco variato dai 54 di marzo.
Il sondaggio aziendale mostra che l’economia dovrebbe crescere di circa lo 0,4% nel secondo trimestre, un livello simile a quello registrato nei primi tre mesi dell’anno dall’Eurozona.
Chris Williamson, chief economist di Markit, ha osservato che è una delusione il fatto che “il tasso di crescita non abbia preso slancio”. Tuttavia “le variazioni sono incoraggianti per le autorità , indicano che lo stato di salute migliora”.
L’indice Pmi italiano dei servizi è aumentato a 53,1 punti in aprile, facendo meglio delle attese e issandosi ai massimi di dieci mesi.
Frenata della Germania, che ha registrato un Pmi pari a 54 punti, in calo da quota 55,4 di marzo. Il punteggio è anche inferiore alla stima flash di 54,4 pubblicata due settiman fa. Significa che la crescita ha subito un rallentmaento a fine aprile.
Anche il settore terziario francese ha subìto una battuta d’arresto il mese scorso, attestandosi a 51,4 punti dai 52,4 di marzo. Con anche l’attività manifatturiera che è in un periodo di indebolimento, il Pmi composito è sceso a 50,6, un livello non poi così lontano da una fase di contrazione.
(DaC)