Evasione: anche proprietari di ville tra i percettori indebiti del reddito di cittadinanza
Nel 2020 sono stati scoperti 3.546 evasori totali, ossia imprenditori o lavoratori autonomi completamente sconosciuti all’Amministrazione finanziaria, e oltre cinquanta i milioni di euro percepiti indebitamente da percettori del reddito di cittadinanza. Così emerge dalla relazione della Guardia di Finanza in riferimento alle attività del 2020.
Evasione e reddito di cittadinanza: i numeri
Nei loro controlli lo scorso anno le Fiamme Gialle hanno denunciato 5.868 furbetti del reddito di cittadinanza e tra di loro anche intestatari di ville di lusso, evasori totali e anche mafiosi con condanne definitive.
Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, la Guardia di finanza ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del “reddito di cittadinanza”.
Gli interventi svolti in quest’ultimo ambito, anche con il contributo dell’Inps, sono stati indirizzati nei confronti delle posizioni connotate da concreti elementi di rischio e hanno permesso di intercettare oltre 50 milioni di euro indebitamente percepiti e circa 13 milioni di euro di contributi richiesti e non ancora riscossi, nonché di denunciare all’Autorità Giudiziaria, per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore, 5.868 soggetti.
Tra questi figurano anche soggetti intestatari di ville e autovetture di lusso, evasori totali, persone dedite a traffici illeciti e facenti parte di associazioni criminali di stampo mafioso, già condannate in via definitiva.
Durante tutto il 2020 i finanzieri hanno anche dovuto contrastare le numerose frodi sul fronte Covid: denunciati 1.347 soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione.
Ci sono state sanzioni amministrative in 310 casi e si sono effettuati sequestri di circa 71,7 milioni di mascherine e dispositivi di protezione individuale, oltre a un milione di confezioni e 160mila litri di igienizzanti, venduti come disinfettanti.
Inoltre, nell’ambito della tutela del mercato di beni e servizi per contrastare la contraffazione sono stati effettuati oltre 5.100 interventi con 2.100 deleghe dell’Autorità giudiziaria, per un sequestro di circa 156 milioni di prodotti industriali contraffatti con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri nonché ingenti quantitativi di prodotti alimentari con marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere.