Società

Evasione: appello Ue alla Svizzera sul rientro dei capitali

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New York – La Commissione europea fa il punto sui passi in avanti fatti in termini di fisco e legalita’ in seno agli stati membri. In un rapporto diffuso ieri incoraggia a “utilizzare il fisco come una spinta alla crescita”.

“Non e’ altro che uno strumento per aumetare il gettito”, ricorda l’Unione Europea. Il documento esorta inoltre i singoli paesi a combattere contro l’evasione fiscale.

La Commissione chiede ai suoi membri di accettare “la revisione della direttiva europea nel campo della tassazione del risparmio“, ma anche di rafforzarla stringendo “accordi piu’ fermi” con la Svizzera e altri stati vicini per il rientro dei capitali evasi.

Tuttavia le differenze di strategia in materia fiscale tra la Svizzera e l’Unione europea restano uno scoglio da superare.

L’Ue e’ dunque a favore dell’entrata in vigore degli accordi fiscali di “Rubik”, che la Svizzera ha gia’ stretto con Austria, Gran Bretagna e Germania. Quest’ultima non ha pero’ approvato l’intesa, perche’ l’opposizione di Verdi e Socialisti ha votato contro al Bundesrat, citando condizioni troppo favorevoli agli evasori. I due partiti hanno gridato al “condono” fiscale.