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Evasione fiscale, arresti per siti Stockisti e Console Planet: cosa rischiano i clienti

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Evasione fiscale per 50 milioni di euro. Un’indagine della polizia e dell’ufficio delle Dogane di Roma ha portato a dieci arresti per un totale di 18 misure cautelari per il reato di associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale. Sotto accusa i responsabili di due siti di commercio online, specializzati nelle vendite di prodotti tecnologici, Stockisti e Console Planet.

La società maltese che gestiva il sito Stockisti dal 2012 nominava ogni anno una diversa società concessionaria esclusiva per l’Italia che aveva l’unico scopo di rendere difficili i controlli delle autorità fiscali italiane. Il volume di affari di Stockisti era di circa 250 milioni di euro.

I due siti vendevano televisioni, smartphone, console e videogiochi a prezzi molto bassi grazie all’evasione dell’Iva e offrivano sconti fino al 20%. “Abbiamo avviato le procedure per oscurare i siti in questione”, ha detto Nicola Zupo, primo dirigente della Polizia Postale. Da ieri il sito non è più visibile dall’Italia, ma si tratta solo di un oscuramento e non di una chiusura.

Chi ha già fatto un ordine lo vedrà evaso regolarmente. Ma se il sito chiuderà, i clienti rischiano di perdere la garanzia perché è il rivenditore a dover garantire la riparazione dei prodotti. E con gli arresti il rivenditore non sarà in grado di farlo.

Riguardo la garanzia del produttore, in pericolo sono soprattutto i prodotti con garanzia europea e non italiana, perché sui tanti prodotti di provenienza estera offerti da Stockisti, le filiali italiane potrebbero anche non offrire la riparazione gratuita in garanzia, in quanto il prodotto proviene da una distribuzione parallela.