ROMA (WSI) – A meno di 24 ore dalla scadenza del termine per l’adesione alla procedura di voluntary disclosure (anche chiamata collaborazione volontaria), arrivano i primi dati. A renderli noti il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, a margine di una conferenza sul nuovo processo tributario telematico in cui ha affermato che il gettito della voluntary disclosure avrebbe “ampiamente superato” l’obiettivo dei 3 miliardi di euro.
La voluntary disclosure è lo strumento introdotto con la Legge n. 186/2014 con cui i contribuenti che detengono illegalmente capitali e patrimoni all’estero possono regolarizzare la propria posizione, autodenunciando all’Amministrazione finanziaria.
Come funziona la voluntary disclosure? I soggetti interessti al rientro dei capitali dall’estero in Italia devono inviare una documentazione in via telematica all’Agenzia delle entrate entro il 30 novembre 2015, quindi ieri. Entro il 30 dicembre prossimo inoltre si dovrà procedere ad inviare la relazione di accompagnamento all’istanza e la relativa documentazione.
L’Agenzia delle entrate in merito ha sottolineato che la richiesta di adesione viene considerata presentata al momento in cui è conclusa la ricezione dei dati da parte delle Entrate e la prova della presentazione è costituita dalla ricevuta che rilascia l’Agenzia stessa.
Una misura che come sottolinea il sottosegretario all’economia Enrico Zanetti a poche ore dalla chiusura avrebbe avuto grande successo. Proprio nelle ultime 24-48 prima della scadenza dei termini è stato registrato “un aumento vertiginoso delle domande” che dovrebbero attestarsi intorno alle 100mila unità.
Per Zanetti inoltre la collaborazione volontaria rappresenta un passo avanti significativo nella lotta all’evasione fiscale, permettendo così di recuperare 3 miliardi di gettito previsto, ma i dati, è bene sottolinearlo, non sono ancora ufficiali.
“Si era detto che 3 miliardi sarebbe stato l’obiettivo e posso dire che l’abbiamo ampliamente superato (…) Vorrei sottolineare con forza a coloro che dicono che il governo fa poco contro l’evasione, che se una procedura di questo tipo che prevede zero anonimato, il pagamento integrale dell’imposta e di una parte delle sanzioni fosse stata presentata dieci anni fa prima dell’azione del governo sull’evasione e sui paradisi fiscali, anziché centomila adesioni avremmo avuto centomila sberleffi”.