ROMA (WSI) – La lotta all’evasione fiscale è da sempre al centro dei pensieri del Governo che in tutti i modi, con l’attività dell’Agenzia delle Entrate, tenta di recuperare il sommerso e far rientrare più capitali possibili nelle casse erariali.
Oggi nel mirino degli 007 del Fisco vi sono gli esportatori fantasma, ossia quei contribuenti che pur essendo iscritti nell’archivio delle partita Iva e hanno scambi con l’estero, non risultano aver effettuato operazioni nell’ultimo anno. Sono pronte a partire dal quartier generale dell’Agenzia delle Entrate ben 60 mila lettere indirizzate a tali soggetti che, invitati al confronto, avranno due mesi di tempo per giustificarsi, presentando documenti che provino l’attività svolta o altrimenti verranno cancellati dall’elenco Vies (Vat information exchange system) quello che serve per effettuare operazioni con l’estero.
A scoprire situazioni anomale gli ispettori delle Entrate che, incrociando i dati dell’archivio Vies hanno scoperto che un gran numero di società, pur essendo iscritte nell’elenco Vies, non avevano effettuato alcuna transazione con l’estero.
In due mesi i contribuenti interessati dovranno presentare la documentazione e decorso tale termine, in mancanza di risposta o se la documentazione presentata si dimostrasse inadeguata, scatta la cancellazione d’ufficio dal registro Vies. La conseguenza? Non poter svolgere alcuna operazione con l’estero visto che si sparirà dal data base elettronico di scambio dati sull’Iva e non potendo identificare la controparte non si potranno più fare affari oltreconfine.
Fonte: Ansa