Economia

Evergrande, la paura del fallimento investe il settore bancario

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In Cina crescono i timori che i problemi di Evergrande si diffondano fino al mondo finanziario, tanto che nella giornata di ieri in molti hanno preso d’assalto le banche del paese. Lo riferiscono i media statali, affermando che i maggiori disagi si sono registrati presso la Banca di Cangzhou, nella provincia di Hebei, presa d’assalto da una moltitudine di persone che si sono messe in fila per ritirare tutti i loro soldi, protestando per la situazione che si era venuta a creare.

Il perchè in molti abbiano ritirato i loro risparmi proprio in questa banca è dovuto dal fatto che la Banca di Cangzhou aveva prestato gli anni passati miliardi di yuan in prestiti a Evergrande, il colosso immobiliare indebitato che è andato in default nel 2021 e sta lottando per sopravvivere. Molte persone avevano affermato sui social che la banca era in crisi di liquidità a causa della sua esposizione ad Evergrande, scatenando così il panico e la corsa agli sportelli. La polizia afferma di aver arrestato molte persone sospettate di aver diffuso queste voci. La banca ha dovuto affiggere un cartello all’ingresso, che assicura al pubblico che i loro depositi sono sicuri.

Il mese scorso, Evergrande ha dichiarato che il suo fondatore e presidente Xu Jiayin era stato arrestato con l’accusa di crimini, suscitando il timore che il piano di ristrutturazione multimiliardario della società potesse essere in pericolo, il che potrebbe portare a una liquidazione forzata dell’azienda e a enormi perdite per la società e i creditori.

La crisi del settore immobiliare arriva nel mondo finanziario

Non è la prima volta che avvengono queste corse agli sportelli. In Cina il sistema finanziario è strettamente controllato dal governo e sostenuto dal credito statale, ma tali incidenti si sono verificati negli ultimi anni presso numerosi istituti di credito più piccoli, poiché la crisi immobiliare e le ricadute della pandemia di Covid-19 hanno portato a un aumento dei crediti inesigibili.

Sabato, la Banca di Cangzhou ha negato di avere problemi di liquidità. In un comunicato, riferendosi a un documento circolante online che mostrava l’importo di denaro che Evergrande deve alle banche, ha risposto:

I dati sui prestiti menzionati nell’elenco dettagliato dei prestiti bancari di proprietà di Evergrande sono gravemente imprecisi. Al 6 ottobre 2023, l’importo del prestito della nostra banca al Gruppo Evergrande e alle sue affiliate era di 346 milioni di yuan. Il mutuatario era Cangzhou Hengxiang Real Estate Development Co., Ltd., con sufficienti terreni e negozi commerciali come garanzia. Il rischio complessivo è controllabile e non avrà un impatto significativo sulle operazioni, sulla gestione e sulla qualità degli attivi della Banca.

La crisi del settore immobiliare cinese ha influenzato il sentiment del mercato azionario e l’economia cinese in generale. Mercoledì, il governo cinese si è mosso per aumentare le sue partecipazioni nelle quattro maggiori banche del paese, così da instillare fiducia alla popolazione cinese nel sistema finanziario.

Central Huijin Investment, un ramo del fondo sovrano cinese, ha acquistato decine di milioni di azioni della Bank of China, della Agricultural Bank of China, della China Construction Bank e della Industrial and Commercial Bank of China. Una mossa che per il momento è risultata azzeccata, visto che le azioni delle quattro banche hanno registrato un’impennata, determinando un rally più ampio nel settore. La performance migliore è stata la China Construction Bank, che è cresciuta del 5,6% a Hong Kong e del 2,7% a Shanghai.

La Cina vieta di accettare nuovi clienti cinesi per aiutare lo yuan

Ma oltre all’acquisto di quote nelle banche, il governo cinese ha fatto anche di più: per andare in soccorso all’economia del paese, la seconda al mondo, ha emesso un comunicato che proibisce ai broker nazionali e alle loro unità all’estero di accettare nuovi clienti cinesi per il trading offshore. La nota è stata visionata da Reuters e confermata da quattro fonti. Anche i nuovi investimenti da parte dei clienti continentali esistenti devono essere strettamente monitorati per evitare che gli investitori aggirino i controlli cinesi sui cambi, si legge nell’avviso.

Questa nota arriva a seguito della grossa crisi economica nel paese e con l’intenzione di spingere gli investimenti all’estero, così da non pesare sullo yuan cinese e stabilizzare una valuta che si è indebolita del 5,5% quest’anno. Ciò ha costretto le autorità ad attuare una serie di misure negli ultimi mesi per arginare il suo declino.