SIENA (WSI) – È un ex membro del comitato esecutivo della Bce ad essere in pole position per la presidenza di MPS.
Secondo quanto riportato dal quotidiano La Nazione nelle ultime ore Lorenzo Bini Smaghi avrebbe ricevuto diverse telefonate dalla Fondazione del Monte dei Paschi, che sta cercando di capire se l’economista sarebbe disponibile a prendere il posto di Alessandro Profumo, che lascerà una volta ultimato l’aumento di capitale.
Il rafforzamento di capitale da3 miliardi verrà lanciato alla fine di maggio per coprire le carenze di liquidità emerse negli stress test condotti dalla Bce nell’autunno dell’anno scorso.
Nell’estate del 2014 Mps, istituto particolarmente travagliato ricoperto di debiti, aveva già varato un aumento da 5 miliardi. Ma non è bastato a rimettere in sesto le finanze della terza banca d’Italia e la più antica al mondo.
Gli altri vertici della banca – riferisce sempre il giornale toscano – dovrebbero invece venire confermati. Almeno questa è l’intenzione dell’Ente di Palazzo Sansedoni.
Sempre nell’estate dell’anno scorso alla Fondazione era già stato fatto il nome di Bini Smaghi, ma come possibile presidente dello stesso ente, prima che venisse individuato Marcello Clarich.
“Fiorentino, come il premier Matteo Renzi, Bini Smaghi potrebbe – scrive il giornale – anche essere inserito già ad aprile nel board per poi racoggliere il testimone di Profumo a luglio”.
Tra i nomi che circolano per il rinnovo del CdA ci sarebbero quelli dell’economista Fiorella Kostoris, ex moglie dell’ex ministro Tommaso Padoa Schioppa, della manager di Condad del Tirreno Fiorella Bianchi, e dei docenti universitari Elisabetta Montanaro e Alessandro Carretta.
“Quest’ultimo potrebbe essere dirottato nel collegio dei revisori dei conti qualora Bini Smaghi entrasse sin da subito”.
Fonte: La Nazione
(DaC)