Società

Ex ministro russo: debito Italia e Spagna vanno ristrutturati

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

New York – Una crisi economica su ampia scala si abbattera’ “inevitabilmente” in Europa nel giro di un anno. Ne e’ convinto il ministro uscente delle Finanze della Russia, Alexei Kudrin.

Una soluzione possibile alla crisi, secondo l’economista e politico, sarebbe la ristrutturazione e svalutazione parziale del debito italiano e spagnolo, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Dow Jones. Il problema e’ che manca la volonta’ politica.

La Grecia, da parte sua, “non sara’ in grado di rispettare gli impegni presi verso i suoi creditori”, secondo Kudrin, che si descrive come un inguaribile pessimista.

“Una seria crisi finanziaria ed economica si abbattera’ in Europa entro un anno, con la Spagna che sara’ la prossima vittima e a cui fara’ probabilmente seguito l’Italia”. “Il tempo per scongiurare questo evento c’era, ma e’ gia’ passato”.

Kudrin, conosciuto per le sue politiche conservative, ha precisato che i governi europei non hanno la volonta’ e capacita’ politica per prendere le decisioni adeguate alla situazione e per prenderle in fretta.

Il disastro potra’ essere posticipato se un default parziale e una ristrutturazione parziale del debito italiano e spagnolo vengono accettati, con i governi che dovrebbero avviare una ricapitalizzazione delle banche.

Le societa’ si stanno gia’ preparando a uno scenario di questo tipo, tagliando scorte e prestiti. Quanto alla Russia, il paese dovrebbe munirsi di altre scialuppe di salvataggio in vista della crisi che si sta per materializzarsi e che portera’ con se’ un calo dei prezzi del petrolio.

“Dovrebbero prendere soldi a prestito ora, finche’ possiamo permettercelo” ha detto, aggiungendo che non c’e’ da augurarsi una nuova ondata di privatizzazioni volte ad aumentare le entrate statali.

Secondo quanto riferito a Bloomberg dall’analista di Fidelity Investments, Jamie Stuttard, nei prossimi 12 mesi Spagna e Italia avranno bisogno di aiuti esterni. Anche l’economista Nouriel Roubini e’ d’accordo: un intervento appare ormai ‘inevitabile’.