Economia

Expo 2030 a Roma, quale impatto economico potrebbe avere

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La candidatura di Roma per l’Expo 2030 è ufficiale ed il governo si sta muovendo per riuscire a portare a casa un risultato che, almeno sulla carta, sembra essere particolarmente importante. A garantire l’appoggio di Roma alla candidatura per l’Expo 2030 c’è anche Luiz Inacio Lula da Silva: il presidente brasiliano, proprio oggi, ha garantito l’appoggio del suo paese alla candidatura della capitale.

Che cosa significa per Roma e per l’Italia Expo 2030? Quale sarà l’impatto economico dell’esposizione sulla capitale e sull’intero paese? È ancora recente il ricordo dell’avventura milanese, che si è chiusa nel 2015.

Roma, candidata per l’Expo 2030

Per l’Esposizione universale del 2030 sono rimaste tre città candidate e che verranno prese in considerazione all’elezione del programma, che avverrà nel corso del mese di novembre. Ancora in gara, oltre a Roma, ci sono la Corea del Sud con Busan e l’Arabia Saudita con Riad. È stata esclusa l’Ucraina, che aveva candidato Odessa.

Secondo la premier Giorgia Meloni per Roma questa “è una grande occasione, facciamo la nostra parte. La partita è molto combattuta, tutti i livelli istituzionali sono convergenti e quindi è una bella immagine della capacità che l’Italia riesce ad esprimere nei momenti importanti. Credo che ci sia tutta l’Italia che speri nella vittoria di Roma, che è la capitale d’Italia. In un anno molto particolare e strategico credo sarebbe un bel segnale e lo sarebbe far tornare anche l’Expo in Europa“.

Ma quale impatto potrebbe avere l’Expo 2030 a Roma? Si stima che il valore complessivo della manifestazione possa essere pari a 50,6 miliardi di euro, che corrispondono al 3,8% del Pil nazionale. Secondo Il Sole 24 Ore, l’effetto economico diretto si potrebbe attestare sui 10,3 miliardi di euro, che corrispondono allo 0,6% del Pil. Questo valore è determinato dalla base degli investimenti necessari per la costruzione dell’esposizione nel corso di due al massimo cinque anni. E dai ricavi che sono stimati dall’evento.

Andando a vedere, invece, quello che potrebbe essere l’impatto economico di breve periodo, si stima un valore pari a 18,3 miliardi di euro, pari all’1% del Pil. Questo valore è determinato dalle spese incrementali effettuate in Italia da quanti partecipano all’evento.

Si stima che possano arrivare 23,6 milioni di visitatori, il 44,6% dei quali dovrebbe essere straniero. L’affluenza, dato che sarà ripetuta, dovrebbe generare almeno 30 milioni di presenze. I vantaggi si faranno sentire anche per l’export, che beneficerà della capacità attrattiva di Expo 2030: si stima una crescita di 5,5 miliardi di euro come valore degli investimenti incrementali che saranno realizzati nell’arco di cinque anni.

I progetti a cui si metterà mano

Expo 2030 sarà l’occasione per mettere mano ad una serie di progetti. Grazie all’esposizione universale, Le Vele di Calatrava, la celebre opera incompiuta che diventerà il fulcro degli eventi pubblici, dovrebbe diventare un Polo della conoscenza dopo la chiusura della manifestazione. Verranno realizzati anche una serie di nuovi collegamenti di trasporto e mobilità

Un’altra grande opera dell’Expo 2030 dovrebbe essere collegata all’Expo Solar Park, un parco energetico solare da 150.000 metri quadrati, con una capacità produttiva pari a 36 megawatt. L’opera è progettata dall’architetto Carlo Ratti con Italo Rota e l’urbanista Richard Burdett.

Grazie all’esposizione universale dovrebbe arrivare, inoltre, il prolungamento della linea C della metro, che arriverebbe in periferia. È previsto, inoltre, un intervento sull’anello ferroviario, suddiviso in tre lotti: da Valle Aurelia a Vigna Clara-Tor di Quinto; da Tor di Quinto-Val d’Ala al Bivio Pineto-stazione Aurelia. C’è poi l’intenzione di rafforzare l’offerta regionale nella zona nord di Roma.

L’Expo 2015 di Milano: quanto ha reso

Quando l’Expo 2015 ha chiuso è stata registrata un’ampia soddisfazione da parti di quanti l’hanno visitata. La macchina organizzativa era ben funzionante e il target dei visitatori è stato apparentemente raggiunto.
Il beneficio economico dei visitatori si potrebbe riassumere con una cifra: 1,3 miliardi di euro di valore aggiunto generato proprio dalla spesa turistica addizionale. Secondo un’analisi effettuata da Sda Bocconi School of Management per la Camera di Commercio di iMlano, nel corso dell’evento è stato attivato un indotto che ha prodotto un Pil pari a 6 miliardi di euro, di cui 4,1 miliardi nel solo anno 2015 (pari a circa lo 0,25% del totale del Pil italiano del 2015).