La notizia era stata anticipata, giorni fa, dalla stampa americana. Ieri è arrivata la conferma direttamente dal fondatore del social network, Mark Zuckerberg: Facebook cambia nome e diventa Meta.
Una decisione che riflette da una parte il rinnovato ‘universo’ tecnologico del gruppo, dall’altra, come dicono alcuni osservatori, la voglia di ripulire l’immagine dopo una serie di scandali che hanno colpito negli anni il social network, finito nell’occhio del ciclone per una serie di scandali. Ultimo, in ordine temporale, quello scaturito dalle accuse avanzate dall’ex dipendente Frances Haugen, sulle politiche interne alla società che avrebbero anteposto la ricerca del profitto al controllo dei contenuti, soprattutto quelli che incitano all’odio e alla violenza.
Ma perché ‘meta’? “Ho fatto studi classici e la parola ‘meta’ deriva dalla parola greca che significa ‘oltre'” ha spiegato Zuckerberg in un video pubblicato sul social network. “Per me, significa che c’è sempre altro da costruire e c’è sempre un capitolo successivo della storia. La nostra è una storia che è iniziata in una stanza di un dormitorio” al college “ed è cresciuta oltre l’immaginabile”, diventando “una famiglia di app che le persone usano per connettersi tra loro, avviare attività, creare comunità e movimenti che hanno cambiato il mondo”.
“Abbiamo costruito cose che hanno unito le persone in modi nuovi”, aggiunge. “Ora è il momento di prendere tutto ciò che abbiamo imparato e aiutare a costruire il prossimo capitolo. Sto dedicando le nostre energie a questo, più di qualsiasi altra azienda al mondo. Se questo è il futuro che volete vedere, spero che vi unirete a noi. Il futuro sarà al di là di tutto ciò che possiamo immaginare”..
Meta: che cosa cambia per Facebook
Facebook, che ha debuttato nel 2004, manterrà il suo nome ma si inserirà, però, in un puzzle social rinnovato e ridefinito, un ‘metaverso’, ovvero una nuova generazione di esperienze virtuali interconnesse che utilizzano tecnologie come la realtà virtuale e aumentata. Per trasformare il metaverso da un’idea futuristica a una realtà Facebook ha annunciato un piano per creare 10 mila nuovi posti di lavoro nell’Unione europea nei prossimi cinque anni.
Con un nuovo brand la società guidata da Zuckerberg non sarà dunque più solo identificata come un’azienda che gestisce il social network, ma come il gruppo a cui fanno capo molteplici servizi tra cui Instagram, WhatsApp e la divisione dei visori di realtà aumentata Oculus. Le sue azioni inizieranno a essere negoziate con un nuovo ticker, MVRS, a partire dal primo dicembre.
“Siamo all’inizio del nuovo capitolo per la rete ed è un nuovo capitolo anche per la nostra compagnia”, dice. “Per riflettere ciò che siamo e il futuro che speriamo di costruire, sono orgoglioso di annunciare che la nostra compagnia ora è Meta. La nostra missione rimane la stessa, si tratta sempre di unire le persone. Le nostre app e i loro brand non cambiano: siamo sempre la compagnia che progetta tecnologia attorno alle persone”, aggiunge.
Il numero uno di Facebook ha poi spiegato:
“Ci si immergerà ancor di più nella nuova piattaforma”, dice Zuckerberg, assicurando che l’utente “sarà nell’esperienza, non si limiterà ad osservare. Chiamiamo tutto questo ‘metaverso’ e riguarderà ogni prodotto che realizziamo. La qualità che distingue il metaverso sarà una sensazione di presenza, sarete lì con un’altra persona o in un altro posto. Sentirsi realmente presenti con un’altra persona è il sogno per eccellenza della social technology. Puntiamo a costruire questo”..
“Nel metaverso, sarete in grado di fare quasi tutto ciò che potete immaginare: stare insieme ad amici e familiari, lavorare, imparare, giocare, fare acquisti, produrre” o “esperienze completamente nuove che non si rientrano nel modo in cui concepiamo computer o telefoni oggi”. C’è anche un ‘progetto di futuro’ in cui “sarete in grado di teletrasportarvi istantaneamente come un ologramma per essere in ufficio senza viaggiare, a un concerto con gli amici o nel soggiorno dei vostri genitori per stare insieme. Questo aprirà più opportunità, non importa dove vivete. Sarete in grado di dedicare più tempo a ciò che conta per voi, ridurre il tempo nel traffico e ridurre” le emissioni e l’impatto sull’ambiente.