Ormai non rimane molto di misterioso nel progetto “Libra” con cui Facebook intende creare una propria criptovaluta con cui si potranno fare acquisti e scambi anche sui suoi servizi WhatsApp e Messenger.
Il Global Coin, come viene chiamato all’interno dell’azienda stando a quanto riportato dalla Bbc, sarà lanciato nel 2020 e sarà una stablecoin, ossia una criptovaluta non soggetta ad elevata volatilità in quanto legata a un asset stabile come il dollaro. Lo riferiscono fonti ben informate al Financial Times.
Nei giorni scorsi si era venuto a sapere che Facebook aveva aperto uffici a Ginevra, in Svizzera, con l’intento di lavorare al progetto. Ora sembra che il piano sta per giungere alle battute finali. Facebook non vuole farsi sfuggire le grandi opportunità offerte da e-commerce e pagamenti mobile.
La stablecoin sono acquistate e riscattate in cambio di valute fiat con un rapporto di 1 a 1. Non è ancora chiaro come la criptovaluta sarà emessa, dove sarà custodita e come avverranno esattamente i trasferimenti. Rimane da vedere anche quale sarà il ruolo giocato dalla tecnologia promettente e disruptive della blockchain, libro mastro immutabile e decentralizzato su cui girano le crypto.
Tra tre anni stablecoin di Facebook entrerà nelle nostre vite
Se i piani saranno implementati con successo, la criptovaluta avrà una clientela potenziale gigantesca, dal momento che il social network conta due miliardi di utenti al suo attivo.
Essendo la stablecoin di nuova creazione legata al dollaro, la rete di pagamenti dovrà essere definita e strutturata in collaborazione con le autorità governative americane – nello specifico il Tesoro Usa – e con i gruppi di pagamenti digitali.
“Nei prossimi tre, cinque anni Facebook porterà la sua crypto nella nostra vita di tutti i giorni”, racconta la fonte citata dal Financial Times. “Ci sono però ancora dei problemi da risolvere“.
Non sarebbe la prima volta in cui Facebook ha cercato di lanciarsi nel settore delle criptovalute. Dieci anni fa il gruppo guidato e confondano da Mark Zuckerberg ha testato il progetto dei “Crediti Facebook”, una valuta digitale per l’acquisto di App. Il riscontro e successo di pubblico non sono stati sufficienti a permettere all’esperimento di continuare e tutto si è concluso dopo due anni.