False fatturazioni & fondi neri: Alert antiriciclaggio per banche e professionisti
FALSE FATTURAZIONI & FONDI NERI Alert antiriciclaggio per banche e professionisti
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Apparire, senza essere.
Le chiacchiere che sostituiscono i fatti, la forma alla sostanza.
Prendo spunto dalla vicenda di qualche mese addietro riguardante l’arresto del presidente del Catanzaro calcio Giuseppe COSENTINO nonché amministratore della GICOS Importo-Export di Cinquefrondi (RC), operante nel settore del commercio di mobili per arredo, per parlare di “False fatturazioni & fondi neri”.
La misura cautelare dell’arresto, oltre ad Ambra, la figlia del presidente, ha interessato altre sei persone, fra i quali il promotore finanziario milanese Stefano NOSCHESE.
La Gicos, società nata nel 1996 e in pochi anni– si legge dal sito ufficiale – Gicos entra, come attività di Import ed Export, di prepotenza e a tutti gli effetti sia nel mercato CEE che extra CEE, riescendo ad assumere dimensioni sempre più consistenti uscendo dalla realtà locale calabrese arrivando in breve a travalicare i limiti regionali e nazionali, sino a diventare oggi, sia per l’estensione degli scambi commerciali conclusi che, quindi, per fatturato, un motore portante dello sviluppo dell’imprenditoria dell’intero Mezzogiorno ….”.
Forse sarà stato proprio il repentino sviluppo commerciale a livello planetario della riferita attività economica che ha indotto gli investigatori della Guardia di finanza di Reggio Calabria ad avviare una verifica fiscale.
Associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, dichiarazione infedele con l’aggravante della transnazionalità.
Tutto questo, è stato possibile attraverso la emissione di un vorticoso giro di “false fatturazioni” che ha prodotto, di converso, per come emerso dalle attività investigative svolte con intercettazioni ambientali e telefoniche, acquisizione di documentazione bancaria e fiscale, escussione di persone informate sui fatti, attività di perquisizione e sequestro e rogatorie internazionali, una “ingente movimentazione di denaro contante”.
Meccanismo di frode
Posto che quando nell’esercizio di un’attività economica, addirittura come in questo caso operante sul mercato mondiale, si riscontra una elevata movimentazione di denaro contante – in questo caso per diversi milioni di euro – nel 90% dei casi si tratta di “provvista di ritorno in contante reale” – decurtata della compensazione necessaria a pagare il disturbo della controparte commerciale.
Mi spiego meglio.
In questo caso si è accertato che una società americana con sede negli Stati Uniti emetteva le fatture, ricevendo i pagamenti con bonifici tracciabili.
Gi accertamenti bancari effettuati hanno tuttavia evidenziato che a distanza di qualche giorno dall’avvenuto accredito delle somme, le stesse disponibilità venivano restituite con una piccola trattenuta di appena il 5%, attraverso una serie di bonifici su alcuni conti correnti allocati in banche svizzere, rispettivamente intestati a società aventi sede in noti paradisi fiscali (Isole Vergini Britanniche, Panama, ecc.), tutte riconducibili al nostro amato presidente calabrese, vero dominus di tutto il malaffare.