Le famiglie italiane sono indebitate fino al collo e oltre il 60% di questi debiti sono da restituire alle banche. Sono i dati pubblicati dal Centro studi di Unimpresa, secondo cui nel 2016 le passività degli italiani sono cresciute di 13,1 miliardi rispetto al 2015.
I debiti per persona, compresi anziani e neonati, si aggirano dunque intorno ai 15 mila euro. Tuttavia nello stesso arco di tempo sono cresciuti di mole anche i salvadanai: l’anno scorso è salita infatti di oltre 33 miliardi di euro la ricchezza finanziaria delle famiglie.
Il totale di depositi bancari, azioni, obbligazioni, fondi comuni e titoli di investimento vale ora nel complesso 4.168 miliardi, mentre nel 2015 era vicino a quota 4.135 miliardi. Il 25% dei risparmi è depositato nei conti correnti, sui quali sono parcheggiati 1.143 miliardi.
Le obbligazioni valgono 362 miliardi, ma sono in calo di 62; mentre sono cresciute di 14 miliardi le quote di fondi comuni (totale 479 miliardi), anche se l’incremento ha interessato solo quelli esteri. In discesa le azioni e le partecipazioni societarie: ora valgono 916 miliardi, in calo di 24 miliardi. Questi i dati principali di una analisi del Centro studi di Unimpresa, secondo la quale quasi i due terzi dei debiti delle famiglie è con gli istituti di credito.
“I nostri dati dimostrano che l’Italia ha enormi potenzialità, purtroppo sempre più spesso inespresse, c’è molta paura di spendere e di fare investimenti. Registriamo, poi, un altro elemento di preoccupazione ovvero lo spostamento all’estero di capitali di quantità non irrilevante” commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.
Dai calcoli dell’associazione, effettuati prendendo come base di partenza le statistiche di Bankitalia, emerge che le famiglie italiane hanno accumulato debiti pari a 928 miliardi, in crescita di 13,1 miliardi sul 2015. Oltre 624 miliardi (67,2%) delle passività sono state accumulate con le banche di questi (571,1 miliardi) riguardano debiti a medio e lungo termine (tra i quali la parte maggiore sono mutui residenziali).
I debiti delle famiglie di altra natura, come quelli commerciali e i prestiti personali, ammontano a 230,3 miliardi (in aumento di 4,4 miliardi) e corrispondono al 24,8% del totale. Il saldo tra attività e passività finanziarie delle famiglie italiane è risultato positivo nel 2016, attestandosi a quota 3.239,7 miliardi, in aumento di 20,02 miliardi rispetto all’anno prima.
Se si va a vedere il trend di risparmi e investimenti, le attività finanziarie delle famiglie sono state pari a 4.168 miliardi nel 2016, in incremento di 33,2 miliardi rispetto al 2015. I depositi bancari valgono 1.143,7 miliardi (+11,7 miliardi) e rappresentano il 27,4% del totale degli asset finanziari degli italiani (26,4% nel 2015). I titoli obbligazionisti si attestano a 362,3 miliardi (-62,03 miliardi) e sono l’8,7% del totale dei risparmi (9,9% nel 2015): di questi, 273,1 miliardi sono emissioni italiane e 89,2 miliardi estere.