“La missione professionale per un Family Office è di garantire protezione patrimoniale, grazie a una visione strategica basata su competenza e indipendenza. Deve quindi neutralizzare i fattori di rischiosità. All’interno di un patrimonio familiare il rischio più rilevante è rappresentato dalla dispersione tra persone e beni. Questo limita l’autorevolezza, il potere contrattuale, la possibilità di diversificazione e la capacità di creare impatto”. Così Patrizia Misciattelli delle Ripe, fondatrice e presidente dell’Associazione Italiana Family Officer (Aifo), ha aperto i lavori della quarta edizione dell’International Family Office Round Table.
La conferenza è stata promossa a Palazzo Clerici a Milano da Aifo in partnership con lo studio legale Dentons. Il tema al centro del dibattito è stato “Family office e family governance, opportunità e rischi da affrontare”. Si è focalizzato sulle motivazioni per cui il Family Office deve promuovere e indirizzare le strategie di governance della famiglia.
“Troppo spesso l’assenza di governance condivisa e di regole scritte possono comportare o incertezza relazionale e impasse decisionale o conflitto aperto con un conseguente danno reputazionale, riduzione del goodwill e costo di ricostruzione” ha spiegato Misciattelli. “L’auspicio è che la vita di ogni imprenditore possa essere divisa in due grandi momenti. Il primo è volto a essere imprenditore di valore economico e finanziario. Il secondo è volto a essere ‘imprenditore di capitale umano’. Il che vuol dire essere capace di accompagnare i talenti delle diverse generazioni, veri motori della crescita patrimoniale nel tempo”.
A seguire è intervenuto Andrea Fiorelli, partner e capo della practice tax in Italia di Dentons. Ha illustrato opportunità e rischi della variabile fiscale nei processi di gestione patrimoniale e successoria. Il tutto sia nello scenario italiano che in quello internazionale. “Nel contesto organico della gestione della family governance, la variabile fiscale esprime vincoli ed offre opportunità da coordinare con esigenze complesse di pianificazione patrimoniale e successoria.” ha evidenziato il partner di Dentons.
Ha poi aggiunto: “Il rigore delle implicazioni e delle procedure fiscali innescate da ogni processo di pianificazione impone una prospettiva di medio e lungo periodo. Questo consente di evitare effetti economici deteriori e rischi di elusività fiscale. Le opportunità anche tributarie sono tuttavia significative. Consentono di aderire alle legittime esigenze della family governance anche in chiave successoria o di passaggio generazionale. Ma anche di sviluppare specifiche e nuove aree di interesse quali quelle legate al terzo settore ovvero alla filantropia strategica”.