Economia

Faro di Antritrust e Arera sulle bollette di luce e gas: stop a modifiche unilaterali

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Antitrust e Arera mettono sotto i riflettori le modifiche unilaterali alle bollette di luce e gas e richiamano le imprese al rispetto delle regole e al senso di responsabilità. La decisione di scendere in campo prende le mosse dalle  numerose segnalazioni ricevute, in base alle quali gli operatori starebbero attuando modifiche delle condizioni economiche senza interpellare i propri clienti, contravvenendo così alla recente norma introdotta del decreto Aiuti bis.  Di fronte all’impennata dei costi, il governo ha infatti bloccato fino alla prossima primavera ogni possibilità di modifica unilaterale, cercando in questo modo di tutelare il più possibile le famiglie dal caro-bollette.

“L’aumento incontrollato dei prezzi dell’energia e lo stato di incertezza generale causato dalle tensioni internazionali stanno coinvolgendo sia i consumatori che gli operatori del settore energetico, traducendosi talvolta in iniziative che possono configurarsi come pratiche commerciali scorrette o violazioni della regolazione di settore” si legge in una nota congiunta Antitrust e Arera.

Per ora si tratta solo di un avvertimento. L’Antitrust, afferma il presidente Roberto Rustichelli, “confida che le imprese del settore manterranno una compliance aziendale rispettosa della legge, ma è pronta a intervenire qualora venissero adottate condotte lesive dei diritti dei consumatori e degli assetti del mercato”.

Le due autorità hanno dunque chiarito il corretto ambito di applicazione dell’articolo 3 del Dl Aiuti Bis. In pratica, come disposto con evidenza dalla norma, le variazioni unilaterali da parte delle imprese sul mercato libero non sono permesse fino al 30 aprile 2023. Le evoluzioni automatiche invece, in quanto già previste nei contratti e sottoscritte da entrambe parti, possono essere considerate adeguate.

Codacons: pronti a una valanga di cause sulle bollette

L’intervento delle Autorità soddisfa pienamente le associazioni dei consumatori che avevano denunciato casi di elusione delle regole dovuti “all’enorme confusione” nell’applicazione del decreto. Per aggirare le norme, denuncia l’Unc, gli operatori “invitano il consumatore a sottoscrivere un nuovo contratto, avvisandolo che, in mancanza, il vecchio contratto sarà cessato e, di conseguenza, passerà per la luce al Servizio di maggior tutela e per il gas al Fornitore di ultima istanza, notoriamente più caro”.

“Se saranno accertate pratiche scorrette, siamo pronti ad una valanga di cause contro le società responsabili, per far riavere agli utenti quanto pagato in pià a causa di comportamenti illeciti”, avvisa il Codacons.