Fca è pronta a dire addio ai motori a diesel per le auto passeggeri. Una scelta che, secondo indiscrezioni pubblicate ieri del Financial Times, diventerà operativa a partire dal 2022.
Alla base delle decisione, finora non confermata dal gruppo, ci sarebbe un crollo della domanda, ma anche costi crescenti per rendere la tecnologia in linea con gli standard delle emissioni. Secondo stime del settore, il costo per lo sviluppo di motori diesel conformi alle nuove norme europee sarà maggiore del 20% rispetto al passato, rendendo le auto meno accessibili ai consumatori. Allo stesso tempo, diminuiscono i costi delle auto elettriche su cui i produttori stanno puntando per abbattere le emissioni.
Il quotidiano finanziario britannico aggiunge che la novità, che riguarderà tutti i brand (Jeep, Ram, Dodge, Chrysler, Maserati, Alfa Romeo e Fiat) è contenuta nel nuovo piano finanziario che sarà presentato il prossimo primo giugno.
Come fa notare il Financial Times, il gruppo rappresenta l’ultimo costruttore auto a dire addio a questo tipo di carburante, dopo che Toyota, lo scorso anno, aveva specificato che probabilmente non avrebbe lanciato altri modelli, mentre la settimana scorsa anche Volkswagen ha annunciato che avrebbe abbandonato la tecnologia dalla sua gamma.
Sempre secondo quanto risulta a Ft, Fca ha deciso di non fare più auto diesel mentre manterrà questa tecnologia per i suoi veicoli commerciali, compresa la gamma di camion pick-up degli Stati Uniti, come il RAM 1500.
Fca è stata l’unica grande casa automobilistica in Europa, lo scorso anno, a vedere aumentare la propria quota di vendite di auto a gasolio, in parte a causa della sua esposizione al mercato italiano, dove la domanda per questa tipologia di carburante è ancora forte.