Inizio di giornata pesante per il titolo FCA a piazza Affari (-1% nelle prime battute) dopo che le immatricolazioni sono scese del 19,3% in marzo, molto peggio del mercato (-9,6% rispetto al 2018).
I volumi immatricolati nel primo trimestre del 2019 ammontano, così, a 537.289 unità, il 6,5% in meno rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2018. Fiat Chrysler Automobiles (Fca) fa peggio del mercato, immatricolando a marzo oltre 48mila auto, in ribasso del 19,3% rispetto a marzo 2018. La quota di mercato cala quindi dal 27,8% al 24,8%.
Nessun impulso positivo arriva invece dalla lettera di John Elkann, presidente e amministratore delegato di Exor, agli azionisti della holding della famiglia Agnelli.
FCA, Elkann: avremo ruolo attivo e ambizioso
“In questa nuova ed entusiasmante era, noi e Fca siamo determinati ad avere un ruolo attivo e ambizioso” di legge in un passaggio della lettura, che – per gli osservatori – deve essere interpretato come una risposta alle indiscrezioni su possibili trattative che coinvolgano Fiat Chrysler – di cui Exor è socio di controllo con circa il 30% del capitale – e altri gruppi automobilistici di livello mondiale.
Elkann non ha smentito di aver ricevuto proposte di alleanze per la creazione di un gruppo di dimensioni più grandi, ma ha fatto capire che verranno prese in considerazioni proposte solo se la famiglia resterà protagonista. In altre parole: Fca non è in vendita e in una eventuale partnership la famiglia Agnelli vuole continuare a giocare un ruolo di primo piano.
“Per oltre un secolo siamo stati la stabilità per Fiat e più di recente per Fca. La nostra permanenza nel capitale di Fca ha dato ai suoi leader che si sono susseguiti nel tempo la libertà di pianificare lo sviluppo a lungo termine, piuttosto che dover reagire alle pressioni quotidiane” si legge in un altro passaggio. “Questo approccio e questa mentalità rimangono per noi rilevanti oggi come sempre, così come sono invariati anche il nostro impegno nei confronti di Fca e la nostra volontà di essere parte del suo futuro coraggioso e redditizio”.
Mentre Piazza Affari apre poco mossa, con il Ftse Mib sostanzialmente invariato, il titolo FCA è tra i più deboli di giornata (-1%). Sui corsi azionari della casa italo americana gravano i dati delle immatricolazioni di marzo.