Entra nel vivo la “rivoluzione verde” di FCA. Il gruppo italo-americano ha comunicato che, a partire dal prossimo anno, nello stabilimento smart di Melfi (Potenza), il più moderno e tecnologico della società, partirà la produzione delle versioni ibride plug in delle Jeep Renegade e Compass.
La produzione inizierà nel primo trimestre del prossimo anno per la versione tradizionale (che resterà anche in Messico, Brasile, Cina e India), mentre le ibride sia della Compass sia della Renegade, destinate ai mercati europei, arriveranno entro giugno.
Si tratta di un ulteriore passo avanti nel piano 2019-2021 da 5 miliardi di euro per gli stabilimenti italiani, annunciato a novembre dell’anno scorso
dal responsabile Emea di Fca Pietro Gorlier, che prevede anche la 500 elettrica a Mirafiori, il Ducato Electric alla Sevel, l’Alfa Romeo Tonale a Pomigliano e i nuovi modelli Maserati. In tutto 13 modelli nuovi o profondamente rinnovati e l’inserimento nella gamma di 12 versioni elettriche di modelli nuovi o già esistenti.
La strategia di FCA per affrontare le sfide della nuova mobilità è stata al centro della celebrazione dei 25 anni di Melfi, dove la prima vettura prodotta è stata nel 1994 la Punto, mentre oggi si fanno la Fiat 500X e la Jeep Renegade: 1.200 vetture al giorno.
Le affiancherà la suv Compass che, nel 2018 con il record di oltre 78.000 immatricolazioni, è stato il modello più venduto in Europa di Jeep (oltre il 40% dei volumi totali).
Negli ultimi anni Jeep è diventato il brand di riferimento per il gruppo FCA. Grazie ad un lungo processo di delocalizzazione della produzione supportato da un’espansione e da un profondo rinnovamento della gamma di modelli, lo storico marchio Usa ha registrato un’incredibile crescita delle unità vendute, macinando record su record. Lo scorso anno il marchio Jeep ha registrato vendite per quasi 1 milione di unità, rispetto a solo 441.000 di 15 anni fa.