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FCA sotto i riflettori con la cedola straordinaria

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Giornata di dividendi anche oggi a Piazza Affari, con ben metà dei titoli del Ftse Mib alle prese con lo stacco della cedola e Fiat Chrysler Automobiles (FCA) sotto i riflettori. Il gruppo automobilistico italo americano ha staccato un dividendo straordinario di 1,30 euro per azione, frutto della liquidità generata dalla cessione di Magneti Marelli.

Il dividendo straordinario di FCA si va quindi ad aggiungere al dividendo ordinario, che il gruppo aveva staccato circa un mese fa e che ammontava a 0,63 euro.

Per via della cedola, FCA ha comunicato nelle ore scorse di aver applicato un fattore di rettifica pari a 0,90275284 al prezzo delle azioni. Per effetto di tale fattore, il prezzo di chiusura delle azioni di FCA di venerdì 17 maggio, che era pari a 13,368 euro, è stato rettificato a 12,068 euro.

FCA ha chiuso la sessione di lunedì in ribasso, segnando un -0,9% con chiusura a 11,962 euro. Il titolo sta fronteggiando la notizia negativa della scorsa settimana, secondo cui la società ha annunciato di aver richiamato 600 mila veicoli in Nord America.

Nel dettaglio si tratta di 410mila pickup Ram, richiamati per problemi di chiusura del portellone posteriore e 200 mila Chrysler Pacifica, a causa di problemi legati ai cablaggi della batteria.

I richiami non dovrebbero comunque gravare sul bilancio e sulla redditività di FCA. Il costo è stato stimato intorno ai 100 milioni di euro e sarà coperto con gli accantonamenti ordinari.

Analisi del titolo a cura di EXANTE

Da inizio anno il titolo di FCA ha avuto un andamento altalenante e non è mai riuscito a scambiare sopra quota 14 euro.

Analizzando il grafico giornaliero si può notare come il mercato si trovi ora in una fase di debolezza. L’impostazione tecnica lascia in questo momento aperta la possibilità che ulteriori vendite possano abbattersi sul titolo e spingere i prezzi fino al test del supporto a 11.40€, a poca distanza dai minimi annuali.

Per ritrovare fiducia il mercato deve mostrare una decisa reazione sopra quota 12,5€. Ulteriori supporti sono posizionati a 11, 10 e 9€, mentre troviamo resistenze a 12,5, 13 e 13,50€, livello oltre il quale, con tutta probabilità, il mercato calamiterebbe nuovi acquisti.