NEW YORK (WSI) – Come si difenderà FCA dai dazi sulle auto imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump? Potrebbe scattare un piano B che significa, nell’ipotesi più estrema, che i marchi Alfa e Maserati saranno prodotti anche negli Usa all’interno di impianti già esistenti.
Ne parla oggi Il Giornale ricordando che proprio negli Usa, il responsabile di Fca Powertrain, Robert Lee, rispondendo a una domanda di Bloomberg, ha parlato di una serie di iniziative di emergenza allo studio di FCA ma non entrando nei dettagli.
“La decisione più difficile sarebbe quella di allestire linee produttive di Alfa Romeo e Maserati anche negli Usa, all’interno di impianti già esistenti. Oltre che complessa, sarebbe la decisione da prendere in ultimissima analisi, visto che Marchionne ha sempre negato l’ipotesi che sia il Biscione sia il Tridente si muoveranno, come produzione, dall’Italia. L’ad di Fca, però, non è nuovo a retromarce clamorose (il Suv di Ferrari che non sarebbe mai dovuto rientrare nei piani”.
Ma oltre all’idea di produrre alcuni marchi direttamente negli States, la Fca potrebbe prendere in considerazione, scrive il quotidiano, anche l’applicazione del cosiddetto Ckd (Complete knock down), una pratica per cui le parti di un veicolo – almeno il 70% – vengono prodotte in un Paese e poi spedite in un altro per l’assemblaggio finale.
Ogni annuncio in tal senso è rinviato a dopo l’estate. Sullo sfondo la guerra commerciale che non accenna a placarsi. Mentre il presidente Donald Trump ha minacciato di tariffe molti dei principali partner commerciali americani, interviene anche il Presidente e CEO di Global Automakers, John Bozzella che dalla Cnbc lancia un avvertimento proprio a Trump.
Dopo aver sottolineato come l’industria automobilistica statunitense è attualmente in una posizione salutare, tuttavia, ha avvertito gli aumenti delle tariffe farebbero lievitare i prezzi, rendendo più costosa la produzione di automobili e camion negli Stati Uniti e “certamente inviteranno i nostri partner commerciali a fare rappresaglie”.
“Non c’è dubbio che l’industria automobilistica statunitense sia fiorente: Siamo a livelli record o vicini ai record per quanto riguarda le vendite, anche per quanto riguarda la produzione e l’esportazione di automobili in paesi di tutto il mondo. Quindi abbiamo una bella corsa in corso, ma siamo molto preoccupati che le tariffe potrebbero mettere la parola fine a tutto ciò”.