Un nuovo report di Datatrek utilizza Google Trends per capire cosa pensano gli americani dei mercati e in particolare del Bitcoin. L’interesse per la ricerca “Bitcoin” è in calo del 50% dai massimi di dicembre 2017. Dopo un notevole aumento di interesse fino a dicembre, anche le ricerche per “Coinbase” (la piattaforma di criptovalute online) hanno diminuito il volume. A stare a Google, la febbre del Bitcoin sembra essersi fermata, almeno per il momento, commenta il cofondatore di Datatrek Nicholas Colas.
Colas sottolinea che fra l’aumento dei prezzi del Bitcoin e l’aumento delle ricerche su Google sulla parola c’è una relazione diretta. Quando il Bitcoin si impenna, come è successo fra il giorno del Ringraziamento americano e il 17 dicembre, crescono anche le persone che digitano “Bitcoin” sulla barra di Google.
“Le tendenze di ricerca sono salite alle stelle dopo il Ringraziamento qui negli Stati Uniti nel novembre dello scorso anno, più che raddoppiando nel giro di appena un paio di settimane”, ha detto Colas. “Quella ricerca incrementale del termine Bitcoin ha portato a un numero incrementale di portafogli in formazione, un metodo con cui le persone detengono Bitcoin”.
Alcuni giorni dopo, i prezzi del Bitcoin sono crollati, così come le ricerche su Internet. Nicholas Colas, che possiede un quarto di Bitcoin, ha detto che nonostante i problemi della criptovaluta non pensa che abbia bisogno di una zattera di salvataggio. Secondo il report, le ricerche su Google per “mercato azionario” hanno raggiunto i massimi di un anno la scorsa settimana, in rialzo del 33% rispetto al 2017. In generale i risultati del rapporto di Datatrek mostrano che negli Stati Uniti c’è fiducia nelle prospettive dei mercati e dell’economia.