In linea con le attese del mercato, nella riunione di politica monetaria di dicembre, la Federal Reserve ha lasciato invariato i tassi di interesse negli Stati Uniti al 5,25-5,5% per la terza seduta consecutiva.
Per il futuro la banca centrale di Washington ha sottolineato la possibilità di ridurre i tassi di interesse di 75 punti base nel corso del 2024. Se si realizzerà questa previsione i tassi potranno essere portati nella forchetta 4,5-4,75% in tre diversi momenti, ad un livello più basso di quello indicato a settembre (5-5,25%). Nel corso del 2025 invece dovrebbero scendere nell’intervallo 3,5-3,75%. Gli analisti sembrano essere più ottimisti della banca centrale Usa.
“Nella riunione della Fed, la realtà ha superato ogni previsione. Il mantra “higher for longer” sembra essere stato spazzato via dal vocabolario della banca centrale Usa, innescando una reazione entusiasta nei mercati. La Fed è fiduciosa di aver raggiunto un “atterraggio morbido”, cioè una transizione economica senza scosse brusche. Al momento, gli investitori indicano con una probabilità del 72,9% un primo taglio già nella prossima riunione di marzo. Questo rappresenta un notevole incremento rispetto al 39,7% registrato appena il 12 dicembre scorso. Ma la vera rivoluzione si delinea nel quadro prospettato per il 2024: si prevede un taglio complessivo di circa 150 punti base, piazzando il tasso nella fascia del 3,75-4,00%. Un taglio che si rivela doppio rispetto alle più caute aspettative della Federal Reserve” ha evidenziato Gabriel Debach, market analyst di eToro.
Le previsioni per l’economia Usa
Secondo le previsioni rilasciate ieri sera dalla Fed l’inflazione negli Usa rallenta più del previsto e per fine 2023 si dovrebbe attestare al 2,8%, per poi scendere al 2,4% nel 2024, al 2,1% nel 2025 e al 2% nel 2026.
L’economia invece sta accelerando in questa seconda parte dell’anno tanto che la stima del Pil è stata alzata al 2,6% per tutto il 2023 (dal +2,1% formulato a settembre). Il prossimo anno l’economia a stelle e strisce dovrebbe crescere ad un tasso inferiore pari all’1,4%, per poi accellerare all’1,8% nel 2025 e all’1,9% nel 2026.
L’annuncio della Fed ha favorito gli acquisti sui listini Usa con i principali indici di Wall Street che hanno terminato la seduta in prossimità dei massimi storici.