NEW YORK (WSI)- Tutti ci scommettevano, ma dopo la riunione della Fed di ieri, sono stati diversi gli economisti delle maggiori banche d’investimento Usa a ricredersi in merito alla possibilità che la prima stretta monetaria della Banca Centrale Americana avvenga quest’anno.
I toni da colomba utilizzati ieri dal numero uno della Fed, Janet Yellen fanno pensare a molti, tra cui gli esperti di Morgan Stanley e Barclays, che non ci sarà nessun rialzo del costo del denaro Usa prima del 2016.
Non la pensa così Glenn Stevens, governatore della Banca Centrale Australiana, secondo cui il primo rialzo dei tassi Usa è da mettere in conto entro fine anno. D’altro canto – spiega Stevens- la maggior parte dei membri del Fomc (Federal Open Market Committee) sono d’accordo che sia arrivato il tempo di iniziare a aumentare a tassi. E questo percorso deve iniziare entro fine anno. (mt)