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Fed pronta a tagliare i tassi, i titoli da preferire a Piazza Affari

Nel suo discorso di venerdì a Jackson Hole, il presidente della Fed Jerome Powell ha avuto un tono accomodante e ha praticamente confermato un taglio dei tassi Usa nella riunione del 18 settembre.

Gli analisti di eToro sottolineano che il mercato ha apprezzato la chiarezza e il tono deciso delle sue parole (We will do everything we can to support a strong labor market ) che, pur non essendo forti come il celebre “whatever it takes” di Mario Draghi, hanno comunque offerto un senso di direzione che mancava.

In questa direzione i mercati hanno aumentato leggermente le aspettative di un taglio tassi per il 2024 e 2025, e stanno prezzando ora una probabilità del 35% per un taglio di 50bps il mese prossimo rispetto al 25% prima del discorso.

L’economia Usa frena ma senza andare in recessione

In merito all’andamento dell’economia a stelle e strisce Powell ha affermato di essere fiducioso che l’inflazione sia sulla strada giusta per scendere al 2% e che non desidera un ulteriore raffreddamento del mercato del lavoro: “I rischi al rialzo per l’inflazione si sono ridotti. E i rischi al ribasso per l’occupazione sono aumentati.” Powell ha anche adottato una posizione più preoccupata rispetto a prima riguardo alla potenziale debolezza del mercato del lavoro, ma non sembra pensare che i rischi di recessione siano al momento elevati. Ha affermato che il mercato del lavoro si è “raffreddato notevolmente rispetto al suo stato precedentemente surriscaldato” e che “l’aumento della disoccupazione non è stato il risultato di licenziamenti elevati, come avviene tipicamente in una fase di recessione.”
Questo indica che la Fed vede il prossimo ciclo di riduzione tassi non come una reazione a un marcato rallentamento dell’economia, ma piuttosto come un ritorno verso il tasso neutrale.

Fed: i titoli da preferire a Piazza Affari

Cosa succederà adesso sui mercati azionari? Gli analisti di Equita evidenziano che un taglio dei tassi della Fed, senza un significativo deterioramento del mercato del lavoro e dell’economia, rappresenta un fattore positivo per i mercati azionari.
“In particolare, in questo scenario, riteniamo che i titoli di qualità e growth siano da preferire rispetto ai ciclici e tra i nostri preferiti ci sono DiaSorin, Campari, Moltiply, Marr, Reply, Technogym. Nel settore finanziario ci aspettiamo che un contesto di graduale calo dei tassi favorisca i titoli del risparmio gestito, i nostri preferiti sono Mediolanum e Fineco, le società meno sensibili al margine di interesse come Mediobanca o le banche con una maggiore quota di ricavi da commissioni  come Intesa e Credem” ha chiarito Luigi de Bellis, Co-Head of Research Team di Equita.

Infine gli analisti ricordano che il recente peggioramento del mercato del lavoro e di altri indicatori macroeconomici, unito all’incertezza geopolitica (con le tensioni in Medio Oriente), richiede un attento monitoraggio.