Se l’economia peggiora e il trend dell’inflazione vira al ribasso, la Fed manterra’ i tassi di interesse su minimi storici per “un esteso periodo di tempo”. E’ quanto emerge dalle minute della banca centrale americana relative alla riunione dello scorso 16 di marzo.
Questo non significa dunque che Bernanke non sia pronto ad agire alzando il costo del denaro non appena le condizioni lo permettano. Non viene data alcuna indicazione temporale. Tenere i tassi fermi all’attuale livello “non significa che cosi’ resteranno per i prossimi sei mesi o qualsiasi altro arco temporale”.
Alcuni membri del Fomc, il braccio di politica monetaria della banca centrale americana, hanno sollevato dubbi su una possibile revisione all’insu’ del costo del denaro. Dalle minute emerge anche un miglioramento generale della congiuntura ma con un inflazione piu’ bassa delle attese.
Nessuna indicazione e’ arrivata sull’exit startegy e le modalita’ per comunicarla ufficialmente. Se ne e’ semplicemente discusso. Un solo dissidente, il solito “falco” Thomase Hoening, della Fed di Kansas City.
La reazione del mercato a queste indicazioni si e’ tradotta in un aumento dei prezzi di Treasury e dollaro. Su anche le quotazioni del petrolio.