ROMA (WSI) – Non cambia rotta. Qualche settimana fa ha difeso a spada tratta il suo attivismo nel proteggere l’economia americana dallo spauracchio di una recessione. Per il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, le politiche monetarie espansionistiche “che i paesi avanzati stanno perseguendo per sostenere la ripresa dell’economia e la stabilità dei prezzi” stanno “dando benefici all’economia mondiale nel suo complesso”.
Ma per Dennis Lockhart quella politica di allentamento monetario potrebbe cambiare presto direzione. Lui, presidente della Fed di Atlanta è infatti convinto che la Fed potrebbe nei prossimi mesi rivedere la propria politica di acquisto di titoli di Stato americani, se si confermerà la crescita economica nel Paese e l’occupazione migliorerà ulteriormente.
Con i tassi di interesse attorno allo zero, la Fed sta acquistando 85 miliardi di obbligazioni del Tesoro al mese, nel tentativo di mantenere i tassi a lungo termine bassi per stimolare investimenti e consumi. Ma sono sempre più numerosi gli economisti che criticano questa politica, sostenendo che in questo modo si stimola anche l’inflazione futura.
Lockhart ha una posizione moderata su questo tema: si aspetta che l’economia degli Stati Uniti possa rafforzarsi di oltre due punti percentuali nel 2013. Un trend che in realtà è già in atto.
L’economia statunitense ha, infatti, visto rafforzarsi di 236.000 posti il mercato lavoro a febbraio, ben oltre le previsioni, mentre il tasso di disoccupazione è sceso a quota 7,7%. Per quanto riguarda la spirale inflattiva il presidente della Fed di Atlanta si aspetta che resti contenuta così come le aspettative di inflazione, dando così spazio di manovra alla Banca centrale.