Advisory

Fee Only Summit 2024, dove investire in ETF il prossimo anno

La consulenza finanziaria indipendente continua a crescere senza soste. E’ quanto emerso dal Fee Only Summit 2024, l’evento organizzato da Consultique che si è tenuto a Verona il 29 e 30 ottobre al quale hanno partecipato 1.000 professionisti della pianificazione finanziaria indipendenti dai grandi gruppi bancari.

La crescita degli indipendenti, remunerati esclusivamente a parcella dai clienti eliminando così i conflitti di interesse, è testimoniata dal numero dei professionisti attivi nel settore. I consulenti finanziari fee only, singoli professionisti con un proprio studio, iscritti all’Albo Ocf hanno superato le 730 unità mentre le società di consulenza finanziaria indipendente, le Scf, che sono organizzate generalmente con più di due -tre consulenti sono quasi 100.

Oltre alle view di mercato delle principali società di investimento internazionale si sono susseguiti sul palco del Palazzo della Gran Guardia martedì e mercoledì anche gli interventi delle istituzioni del settore (nella foto in alto) e numerosi spunti operativi per migliorare l’attività dei professionisti.

Dove investire nel 2025

Nel corso della tavola rotonda dal titolo “Mercati finanziari 2025: dinamiche globali e prospettive future” dedicata agli scenari di investimento per il 2025 gli esperti delle principali società di investimento sul palco hanno manifestato un certo ottimismo per il proseguimento della fase rialzista dei listini anche nel corso del prossimo anno.

“L’importante è come investire non dove investire” ha esordito Andrea Cattapan di Consultique evidenziando la necessità di diversificare sempre il più possibile i portafogli dei clienti. “Una parte rilevante del portafoglio può essere investita in un indice globale che raggruppa le principali borse internazionali senza trascurare di avere anche una parte di portafoglio dedicata a prodotti che consentono di prendere posizione sulle società tecnologiche visto che i tassi di crescita di queste aziende sono ancora molto importanti” ha sottolineato l’analista di Consultique.

Mario Bonaccorso di Investlinx ha condiviso l’importanza di un investimento azionario diversificato globale mentre nel mondo obbligazionario un’opportunità è data dagli ETF attivi bilanciati (azioni e obbligazioni) che permettono di aumentare i rendimenti in una fase di tassi di interesse in discesa.

Per cercare extra-rendimenti dai mercati un’alternativa è rappresentata dagli ETF attivi. Secondo Andrea Semino di Fidelity la selezione dei titoli negli ETF attivi effettuata secondo i principi dell’analisi fondamentale consente di cogliere le migliori opportunità sui mercati azionari e obbligazionari ad un costo contenuto. Anche in questo caso scegliendo come sottostanti indici azionari e obbligazionari molto diversificati a livello internazionale.

Successivamente Salvatore Catalano di VanEck ha fatto il punto sull’evoluzione degli ETF tematici. Investimenti che per alcuni temi nel 2024 hanno dato molta soddisfazione in termini di performance (e di raccolta per la società newyorchese) come quello dell’intelligenza artificiale, della difesa o delle società aurifere. Anche per Catalano nel 2025 il tema della tecnologia è da tenere in considerazione nelle scelte di investimento.

Non poteva mancare nel corso del panel un riferimento anche ai temi legati alla sostenibilità. Demis Todeschini di Axa Im ha evidenziato le metodologie di selezione dei titoli utilizzate nei loro ETF attivi attraverso i principi stabiliti dall’Onu che prevedono l’azzeramento delle emissioni di Co2. Selezionando le società più virtuose secondo questo parametro si possono sovraperformare i tradizionali indici azionari e obbligazionari. Secondo Todeschini per proteggere i portafogli potrebbe essere interessante investire in Treasury a lunga scadenza (25 anni) con un ETF che offre un possibile apprezzamento in caso di ulteriore taglio dei tassi di interesse da parte della Fed.

Anche Umberto Urso di Wisdom Tree è intervenuto sul tema degli investimenti tematici. In particolare l’esperto ha evidenziato per il 2025 un interesse per l’oro e anche per l’argento che segue con ritardo il trend messo a segno dal metallo giallo. Prospettive interessanti sono state rilevate anche per alcuni metalli industriali come il rame, sempre più richiesto per fare fronte alla transizione energica.

Infine Luca Dallago, neo consigliere Siat, ha evidenziato come i consulenti finanziari possono utilizzare l’analisi tecnica per costruire portagli più efficienti e come l’analisi grafica può essere di supporto al professionista della consulenza nel rapporto con il proprio cliente per aiutarlo a presentare idee di investimento in modo più efficace.

 

Gli ospiti della due giorni

Nel corso della due giorni di Consultique, giunta alla sua tredicesima edizione, hanno partecipato anche il prof. Carlo Cottarelli che è intervenuto parlando dell’evoluzione dell’economia globale e in particolare di quella italiana. Successivamente Lorenzo Ferrari, tra i più influenti esperti di marketing in Italia, ha illustrato le strategie più efficaci per valorizzare la propria presenza professionale sui social network. Si è parlato di tecnologia anche con Beatrice Cicala, esperta di intelligenza artificiale, che ha esplorato l’utilizzo di ChatGPT e dell’intelligenza artificiale nella consulenza finanziaria, offrendo strumenti pratici per potenziare il lavoro dei consulenti. Ha concluso i lavori di Verona nella serata di mercoledì il prof. Carlo Pelanda, politologo ed economista, analizzando l’evoluzione degli scenari economici e geopolitici internazionali.