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Ferrari sbarca a Wall Street: acquisti fino a +16%

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NEW YORK (WSI) – Dopo il warm up è tempo di entrare in gara. Sergio Marchionne, amministratore delegato di FCA (Fiat Chrysler Automobiles), ha suonato la campanella del New York Stock Exchange alle 9.30 (15.30 in Italia) ora di New York, dando il via ufficialmente all’inizio delle contrattazioni a Wall Street.

Protagonista lo sbarco sulla Borsa americana di Ferrari, con il simbolo RACE. Boom di acquisti, con le quotazioni schizzate nei primi minuti della seduta +16% rispetto al prezzo di collocamento fissato ieri a $52 (nella fascia alta della forchetta che partiva da un minimo di 48 dollari), salendo fino a $60.

Nel finale, il titolo rallenta la corsa, e avanza +5,77% a $55.

Riguardo al prezzo di collocamento, il range di prezzo era stato indicato nei documenti depositati presso la Sec dalla casa automobilistica con un Cavallino Rampante come logo.

La quotazione sulla punta più alta della forchetta è dovuta all’alta domanda ricevuta.

Ferrari offre sul mercato 17,18 milioni di titolari che al prezzo di 52 dollari per azione portano la raccolta a quotazione 893,36 milioni di dollari. Con questo prezzo la società è valutata 9,8 miliardi di dollari.

Intervistato dalla Cnbc Marchionne sottolinea che il ricavato dell’Ipo verrà utilizzato “per ridurre il debito” di FCA.

Sul mercato, il presidente di Ferrari – e amministratore delegato di FCA – sottolinea che il “mondo è grande, esistono diverse opportunità” per Ferrari e l’obiettivo è puntare “soprattutto sulla crescita della domanda”.

“Esiste una relazione profonda tra il marchio e i suoi clienti, lo abbiamo detto molte volte durante il roadshow” e, secondo Marchionne, questo rapporto si rafforzerà in futuro.

D’altronde, a suo dire, “Ferrari ha un grande potenziale che non è ancora stato esplorato” e “le rivali non sono alla pari di Ferrari”.

E riguardo alla quotazione di Ferrari a Piazza Affari, “spero entro gennaio 2016”, ha detto.

Sul caso specifico di FCA Marchionne ha risposto a un giornalista affermando che “dal punto di vista delle caratteristiche che offre a una fusione” , General Motors resta il partner ideale di Fiat Chrysler Automobiles, “ma ci sono altri” potenziali partner.

Chi non si può permettere una Ferrari, ora avrà la possibilità di acquistare almeno una piccola parte della società di Maranello.

(Lna-Aca)