ROMA (WSI) – L’azienda con la migliore reputazione in Italia è Ferrero. Così almeno secondo la classifica stilata dall’Italy RepTrak del Reputation Institute che, giunto alla sesta edizione, misura la reputazione delle 150 aziende più apprezzate in Italia
Al secondo posto si piazza Ferrari seguita da Walt Disney, Lavazza, Canon, Samsung, Lego. In fondo alla classifica troviamo il colosso fondato da Jeff Bezos Amazon, Pirelli e il brand di alta moda Giorgio Armani. Reputation Institute basa la sua classifica sulle ricerche e sondaggi di una rete di 350 chief communications officer a livello globale e per quest’anno emerge che la reputazione delle aziende in Italia è scesa di 3,5 punti percentuali rispetto all’indice dello scorso anno, portando il valore medio al punteggio di 67,3 punti/100. In generale, secondo gli standard di Rep Trak, una reputazione eccellente è rappresentata da un punteggio complessivo di 80 punti o superiore, un punteggio di 70-79 è considerato forte, 60-69 è media, mentre 40-59 è debole.
Crolla il settore telco (-7,8%), seguito dalla reputazione di banche (-3,8) e assicurazioni (-2,3). Battuta d’arresto anche dell’automotive (-3%) alle prese con le crisi legate alle emissioni. Nella classifica crolla la reputazione di alcuni big come Amazon (-4,7) e Ikea (-7,1) seguite da Apple (-10,4) e Facebook (-9,1), per via delle crisi legate alla poca trasparenza dimostrata. Google è in 11esima posizione, Microsoft 28esima, Facebook solo 144esima. Dalla speciale classifica stilata da Rep Trak, emerge che i settori che godono della migliore reputazione sono l’elettrico e l’elettronica, seguiti da lusso, beverage e food.
“Il calo della reputazione non è dovuto all’aumento del numero degli ostili nei confronti dell’azienda ma è influenzato dall’incremento significativo degli indecisi”, spiega Stefano Cini, managing director di Reputation Institute Italy. “Sono questi i consumatori che le aziende devono riconquistare e convincere per rafforzare il legame emotivo con gli italiani”. Anche perché se prima era sufficiente raccontare ‘cosa fanno’ e ‘chi sono’ le aziende, oggi cresce l’aspettativa degli italiani nel chiedere il ‘perché’ le Aziende devono essere scelte. Gli italiani chiedono di creare ‘valore condiviso’, ossia influenzare positivamente i temi sociali attraverso i propri prodotti/servizi”.