Sospensione temporanea e precauzionale quella decisa da Ferrero per la produzione della Nutella in Francia. Lo stop deve essere stata una decisione sofferta, se si considera che a Villers-Ecalles, in Normandia, è il più grande stabilimento dell’azienda nel mondo.
La sospensione è soltanto precauzionale ed è legata, come spiegano da Ferrero France, a problemi di qualità riscontrati durante un controllo interno. I problemi non sono legati a prodotti finiti e non c’è alcun rischio per la Salute di nessuno. C’entrano bensì alcuni componenti che rientrano nella produzione di Nutella e Kinder Bueno.
È quanto assicurano da Alba, con Ferrero che sottolinea come la situazione non interessa nessun prodotto sul mercato. Le forniture continueranno di conseguenza come al solito.
La notizia dello stop è arrivata dopo che il gruppo Ferrero ha annunciato conti trimestrali in crescita. Il gruppo dolciario fiore all’occhiello del Made in Italy ha chiuso il 31 agosto l’esercizio con un fatturato consolidato di 10,7 miliardi di euro, con una crescita del +2,1% rispetto all’anno precedente.
A trainare i ricavi dell’azienda di Alba è stata come spesso succede la Nutella, seguita dai Ferrero Rocher, Kinder Joy, Kinder Bueno e Kinder Cioccolato. Cresce anche l’organico del gruppo, di 31.748 unità contro le 30.305 del periodo 2016-2017. Lo staff puntuale al 31 agosto 2018 ammontava a 35.146 dipendenti, in aumento rispetto ai 34.543 al 31 agosto 2017.
Inoltre, il gruppo rende noto di aver sostenuto investimenti totali per 673 milioni di euro, con la parte più significativa (596 milioni di euro) focalizzata su immobili, impianti e macchinari principalmente in Italia, Germania, Canada, Polonia, e Belgio.
Dopo aver concluso a fine marzo 2018 l’acquisizione per 2,8 miliardi di dollari tutti cash del business del chocolate confectionary di Nestlè negli Stati Uniti, il prossimo investimento sarà in Lussemburgo. Nel principato è in corso infatti la costruzione del nuovo quartier generale Ferrero.