Come ogni anno, ieri si è alzato il sipario del Festival di Sanremo, giunto alla sua 73esima edizione, e che andrà in scena al Teatro Ariston della città ligure dal 7 all’11 febbraio 2023. Un appuntamento che tiene incollati alla Tv milioni di italiani. E che, per questo, soprattutto negli ultimi anni, si è trasformato, nonostante i costi elevati, in un business remunerativo per la Rai grazie alle entrate pubblicitarie.
A quanto ammontano le entrate pubblicitarie
Secondo le stime dei centri media, ovvero le società che si occupano di distribuire la pubblicità, riportate dal Sole 24 Ore, l’obiettivo sarebbe quello di raggiungere i 56 milioni di euro di ricavi. Per il quotidiano la Stampa si potrebbero addirittura sfiorare i 60 milioni di euro. Cifre che, non solo sarebbero superiori rispetto allo scorso anno, quando si raggiunse la cifra di 42 milioni di euro (+10% rispetto al 2021) ma ripagherebbero ampiamente i costi.
Parlando di costi, gli ultimi dati emersi dalla relazione 2023 della Corte dei Conti, riferiti al 2021, parlano di spese intorno ai 17 milioni (16,6 milioni per la precisione). Il dato incorporerebbe una flessione per i costi esterni (7,2 milioni nel 2021, -8,7% rispetto al 2019) con il valore della direzione artistica che resta costante: nel 2021, Amadeus avrebbe incassato 626mila euro contro i 627mila dell’ultima edizione di Claudio Baglioni.
Quanto costa un passaggio pubblicitario
Ma torniamo alla raccolta pubblicità, che ha segnato, dal 2020 al 2023, un incremento del 35,1%. Quest’anno, come ha spiega Il Sole 24 ore, gli spazi del Festival sono sostanzialmente in overbooking. Tra i partner istituzionali debuttano Coca-Cola e Mutti che si aggiungeranno a Costa Crociere, Eni, Suzuki, Generali, Sephora e VeraLab.
Per capire quanto costa alle aziende pagare uno o più passaggi pubblicitari durante la kermesse sonora di quest’anno, è sufficiente dare uno sguardo al tariffario pubblicato sul sito Rai Pubblicità, concessionaria per la pubblicità sulla televisione pubblica.
I pacchetti più costosi sono quelli che vanno nella fase centrale della serata, quella più seguita. Il pacchetto ribattezzato “Sanremo 4+Sanremo 7” (orari 22.45-24-15), bisogna spendere 1,76 milioni di euro, esattamente 117.528 euro a secondo.
Multa da 175 mila dal Tar per pubblicità occulta
C’è da dire, sempre sul fronte pubblicitario, che il Festival di Sanremo non è partito sotto una buona stella. Ieri, la quarta sezione del Tar Lazio “ha confermato la sanzione da 175mila euro inflitta dall’Agcom alla Rai per la pubblicità occulta in favore di Instagram fatta da Amadeus e Chiara Ferragni nel corso dell’edizione del Festival di Sanremo 2023 e ha deciso di inviare gli atti alla Corte dei Conti per le valutazioni del caso”. Lo ha reso noto il Codacons, presente nel giudizio al Tar a tutela della categoria degli utenti.
“Ora la Corte dei Conti dovrà aprire una istruttoria sul caso per accertare eventuali danni erariali”, commenta il Codacons. “In tal senso presenteremo un esposto alla magistratura contabile affinché chiami a rispondere delle condotte illecite confermate dal Tar sia Chiara Ferragni, sia Amadeus, considerato che la sanzione sarà pagata dalla rete di Stato e quindi dai cittadini che la finanziano attraverso il canone, e diffideremo Agcom e Antitrust ad avviare – come suggerito dal Tar nella sentenza odierna – un separato procedimento per pubblicità occulta contro Amadeus e Ferragni”.