Bari, 23 mar. (Apcom) – Sono 1800 i lavoratori che da oggi passano in Cassa integrazione guadagni allo stabilimento Sofim-Iveco della Fiat a Foggia,praticamente la quasi totalità delle maestranze che sono in tutto 1835. Va così ai minimi la produzione di motori industriali del gruppo di Torino che a Foggia aveva uon dei suoi stabilimenti più avanzati. Il provvedimento annunciato durerà fino al 5 maggio prossimo, salvo complicazioni e il lavoro di otto giorni su sei settimane porterà ad una decurtazione del salario del 40% circa. I sindacati aziendali, preoccupati per la situazione ma non sorpresi del provvedimento aziendale, connesso alla grave crisi mondiale del settore auto, chiedono alle istituzioni locali e alla Regione di porre sul tavolo il caso Sofim e al Governo di rafforzare il piano degli ammortizzatori sociali, oltre a politiche di sostegno al tessuto delle piccole e medie imprese locali. Già alla fine dell’anno scorso lo stabilimento aveva chiuso per 30 giorni. Da gennaio la Cig in media aveva riguardato circa due settimane e mezza al mese. Oggi l’ulteriore intervento che desta acuta preoccupazione in un territorio dove gli insediamenti industriali sono davvero pochi, per le inevitabili conseguenze sull’indotto e sull’intera economia della provincia Daunia.