ROMA (WSI) – Dopo gli emolumenti percepiti lo scorso anno come presidente di Cnh Industrial (2,16 milioni, di cui 1,29 milioni come stipendio annuale e 812mila euro come bonus e incentivi), sul sito del Lingotto sono riportati anche quelli in qualità di amministratore delegato del gruppo Fiat: 3,6 milioni di euro.
Il compenso fisso, in questo caso, ammonta a 2,3 milioni, mentre la parte variabile, legata al raggiungimento degli obiettivi, è di 1,3 milioni. Marchionne, invece, nulla ha percepito (né è previsto alcun compenso) per l’attività di chief esecutive officer della società americana Chrysler.
Nessun compenso è legato a stock option e stock grant.
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Sergio Marchionne, ad Gruppo Fiat, ha ricevuto nel 2013 un compenso fisso complessivo di 2,3 milioni di euro. Il compenso variabile, a seguito del raggiungimento dei relativi obbiettivi, è di 1,3 milioni.
Il totale per il 2013 è quindi pari a 3,6 milioni, il 20% in meno rispetto al 2012. Non è stato percepito, ne è previsto, alcun compenso per l’attività di Ceo di Chrysler. Da ricordare che il manager ha maturato il diritto a ricevere 2,3 milioni di azioni Fiat.
Quanto alle stock option, nel 2013 non vi è stata alcuna variazione nelle stock option assegnate in forza dei piani di incentivazione approvati nel 2004 e 2006. Quanto all’attività di Ceo di Chrysler, Marchionne nel 2013 ha ricevuto delle “restricted stock unit” del valore teorico alla data dell’assegnazione di 200mila dollari.
Da ricordare che per quanto riguarda Cnh Industrial, al presidente esecutivo del gruppo è stato riconosciuto nel 2013 un compenso fisso complessivo di circa 1,3 milioni di euro, in linea con il 2012. Il compenso variabile, a seguito del raggiungimento dei relativi obiettivi, è stato di circa 800mila euro.