Un eventuale trasloco del cuore di Fiat da Torino a Detroit potrebbe costare al Lingotto ben 4 miliardi di euro. E’ quanto riporta stamane il quotidiano italiano MF spiegando che i soci terzi – che detengonoil 66,4% del capitale, potrebbero chiedere il recesso a un prezzo pari al valore medio del titolo negli ultimi sei mesi, nel caso in cui la sede del gruppo dovesse essere spostata.
Il calcolo arriva dopo che la fissazione della data per l’incontro tra l’amministratore delegato Sergio Marchionne e il governo italiano al prossimo 12 febbraio. Marchionne incontrerà sia il premier Silvio Berlusconi che il ministro dell’economia Giulio Tremonti. In gioco ci sono anche le perdite in termini di entrate fiscali che il governo potrebbe soffrire in caso di un trasferimento della sede negli Stati Uniti.
Sabato 12 febbraio potrebbe essere dunque il giorno della verità per l’industria italiana dell’auto che, come precisa ancora MF, rappresenta il 10% circa del Pil .
Intanto i titoli della galassia Fiat sono oggi in rialzo, con Fiat Spa che si conferma il titolo migliore del Ftse Mib, con un rialzo del 2,5% sul Ftse Mib. Fiat Industrial cresce -ore 11.10 ora italiana – dello 0,80%.