Luca Cordero di Montezemolo lascia la presidenza Fiat. Il passaggio di consegne a John Elkann, attuale vicepresidente, sancisce “la fine della fase di traghettamento. Ho concluso il mio lavoro in Fiat iniziato nel 2004”, ha detto Montezemolo ai suoi più stretti collaboratori spiegando la sua decisione. Montezemolo si è detto “sereno, contento e sollevato”.
Grande attesa a questo punto per la conferenza stampa convocata, improvvisamente, per oggi pomeriggio dai vertici del gruppo. Una delle voci sostiene che presidente potrebbe diventare l’attuale vice, John Elkann.
Domani Sergio Marchionne presentera’ agli analisti finanziari il piano strategico 2010-2014 e sono attese notizie anche sull’assetto del gruppo che riguarda anche il ruolo della famiglia Agnelli. Conferenza prevista alle 16. Ci saranno Montezemolo, Elkann e Marchionne.
E’ rally intanto per il titolo Fiat, che mette a segno a Piazza Affari un balzo superiore al 3%.
Fiat ha acceso la turbina già in avvio di seduta, in attesa del Fiat Day domani.
Il Lingotto presenterà infatti domani al mercato i risultati trimestrali ed il nuovo Piano industriale, in un’atmosfera di grande fermento e carica di aspettative.
E’ ormai una settimana che si rincorrono indiscrezioni di stampa sulle possibili linee guida del Piano, che dovrebbe incentrarsi sulla crescita delle vendite nei Paesi emergenti.
Sul tema è tornato oggi anche Il Sole 24 Ore, che indica un target di circa 5,6 milioni di auto vendute, suddivise a metà fra i due partners Fiat e Chrysler. Da sola la Fiat dovrebbe veder crescere i suoi volumi dai meno di 2 milioni di quest’anno a circa 2,8 mln. A livello reddituale, è atteso l’arrivo a Torino di circa 750 mln di utili dal partner USA.
Inoltre, i punti di riferimento per i target finali dovrebbero essere quelli che Marchionne aveva fissato per il 2010 in occasione della presentazione del novembre 2006: 5 mld di euro di utile operativo di gruppo e 3,5 mld di utile netto, oltre a 1,4-1,7 mld di profitto operativo per l’Auto.
L’addio di Montezemolo e i rumor sulla presidenza a John Elkann caricano ancora di più la tensione degli investitori per le vicende di casa Fiat.