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FIAT-OPEL: 14 CONDIZIONI DA BERLINO

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Roma, 5 mag. (Apcom) – “Non sarebbe accettabile se ci fosse una vendita a Fiat al costo di un’intera fabbrica della Opel”, ha detto Heinrich Hering, ministro dell’Economia del Land della Renania Palatinato nella quale sono impiegati 3.000 dipendenti della Opel. Marchionne aveva in precedenza dichiarato che con la proposta aggregazione non ci sarebbero state chiusure di impianti Opel anche se è prevista una fusione negli impianti dei propulsori. Il Financial Times riporta inoltre che, secondo Fiat, “Opel è una società tedesca, e ha dunque bisogno di un quartier generale in Germania”. Da segnalare, anche in questo caso a vantaggio della multinazionale italiana controllata dalla famiglia Agnelli, le parole di Klaus Franz, co-presidente del consiglio di supervisione di Opel e responsabile del consiglio dei lavoratori della società. Franz, che aveva criticato Fiat, ora dichiara: “Non saremo ostili a chiunque ma svolgeremo un’analisi dei rischi molto accurata”. Ultimo, nella serie di pareri citati dal quotidiano britannico quello del ministro dell’Economia tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg, secondo il quale il piano Fiat è “interessante”. Il Financial Times, infine, menziona il tentativo di bloccare la ristrutturazioen di Chrysler da parte dei creditori della società Usa ‘ribelli’ sul Piano Obama.