TORINO (WSI) – Nel secondo trimestre i profitti sono raddoppiati a 435 milioni di euro per Fiat, che senza l’apporto di Chrysler avrebbe però perso 482 milioni nei primi sei mesi dell’anno, in calo di 42 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Nei primi sei mesi l’utile netto è stato pari a 466 milioni di euro (501 milioni di euro nel 2012, rideterminati a seguito dell`adozione dell`emendamento allo IAS 19). La quota di utile attribuibile agli azionisti della capogruppo è pari a 59 milioni di euro (67 milioni di euro nel primo semestre 2012).
I conti sono contrastanti e mettono pressione sui titoli in Borsa. Le azioni del Lingotto sono in calo del 3,73% a 6,065 euro dopo aver lasciato sul terreno oltre il 4% e la sospensione dalle contrattazioni. A pesare sulla performance Fiat la revisione al ribasso delle stime Chrysler per il 2013.
Una notizia indubbiamente positiva riguarda invece l’indebitamento netto industriale di Fiat, calato a 6,7 miliardi rispetto ai 7,1 miliardi di fine marzo. Se la casa italiaan vive una fase in tutti i modi difficile sotto i colpi della crisi dei consumi in Europa, perché non usa i 21 miliardi di euro di liquidità disponibile per investire?
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A livello geografico, la redditività operativa beneficia ancora dei robusti risultati del Nordamerica ma al tempo stesso spicca il risultato operativo in Asia con un +76% e anche l’Europa pur rimanendo in rosso riduce la perdita a 74 milioni rispetto ai 184 milioni del corrispondente periodo dell’anno scorso.
Scorrendo i numeri, i ricavi nel secondo trimestre ammontano a 22 miliardi con un +4% sullo stesso periodo dell’anno scorso mentre il risultato di gestione registra una crescita del 9% superando quota un miliardo di euro. L’utile netto di periodo e’ quasi raddoppiato a 435 milioni.
Sulla base della performance del trimestre Fiat conferma i target per il 2013.
Il gruppo Chrysler ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con un utile netto di 507 milioni di dollari, in crescita del 16% rispetto ai 436 milioni di dollari dello stesso trimestre 2012. I ricavi nel trimestre sono saliti del 7% a quota 18 miliardi di dollari.
Nonostante il risultato positivo, la casa di Detroit ha rivisto al ribasso i target sull’utile netto e operativo per il 2013. Il colosso americano controllato da Fiat prevede ora di chiudere l’anno con un utile netto tra 1,7-2,2 miliardi di dollari (dalle precedenti stime di 2,2 miliardi) e un utile operativo in una forchetta di 3,3-3,8 miliardi (dalle precedenti stime di 3,8 mld). Confermate invece le guidance per i ricavi a 72-75 miliardi di dollari e per il free cash flow a circa 1 miliardo.